Ospedale e blackout: «Un fatto grave»

Terni, il consigliere provinciale Sergio Bruschini (FI) al Santa Maria per un intervento chirurgico: «Una semplice mancanza di corrente elettrica ha creato grandi disagi»

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di Sergio Bruschini
Consigliere provinciale Forza Italia

Per un intervento chirurgico di modesta entità, venerdì 5 febbraio, sono stato protagonista presso l’ospedale di Terni di una vicenda che va assolutamente chiarita. Prima di ciò devo fare una premessa doverosa, il personale della struttura ospedaliera è di una professionalità, cortesia e abnegazione che mi ha sorpreso. E per questo non è giusto che inefficienze dovute ad organizzazione a standard operativi e/o alla struttura non renda merito al loro eccezionale lavoro.

Detto ciò vengo al fatto. Mentre ero in anestesia locale, sotto intervento, improvvisamente veniva a mancare l’energia elettrica per un guasto generale della rete di distribuzione. Immediatamente il sistema di emergenza dell’ospedale entrava in funzione e dopo un attimo minimo di assenza le apparecchiature mediche riprendevano a funzionare, suppongo per l’entrata in funzione del gruppo di continuità autonomo, tanto è che l’intervento si è concluso senza problemi.

I problemi sono, però, iniziati subito dopo. Infatti nella sala di smistamento e/o attesa del reparto operatorio, si accumulano diverse barelle con pazienti di cui anche bambini appena operati. L’ingorgo aumentava e il sottoscritto ha chiesto il motivo di siffatta attesa. Sono rimasto di sasso quando mi è stato riferito che il problema era da attribuirsi alla mancanza di energia elettrica la qual cosa impediva agli ascensori di funzionare e/o comunque di essere utilizzati.

Ho chiesto il motivo per il quale in tutto l’ospedale non ci fosse un un ascensore per trasportare i pazienti al reparto. Non sono caduto perché ero già sdraiato, ma le risposte mi hanno lasciato basito. Motivi di sicurezza; solo procedura operativa; legge 626; problema di nuovo blocco potenziale degli ascensori; necessità del arrivo degli addetti tecnici che accompagnino i pazienti. Insomma una serie di risposte che necessitano di chiarimenti maggiori.

Si stanno investendo presso l’ospedale di Terni, 36 milioni e 700 mila euro. E tra i lavori di adeguamento sono previsti anche interventi agli impianti, 5 milioni di euro che saranno utilizzati per il rifacimento e la messa in sicurezza di tutti gli impianti elettrici della struttura ospedaliera tra cui con ulteriori circa 3 milioni di euro per gli ascensori, la riqualificazione dell’ingresso dell’ospedale, il completamento dell’asfaltatura e l’acquisto di attrezzature.

Ora chiedo, è mai possibile che in un occasionale mancanza prolungata di energia elettrica, si blocchi il trasporto dei pazienti da e per la sale operatorie? E se ci fosse un urgenza grave da un reparto, come verrebbero trasportati i pazienti? Solo una questione di eccesso di sicurezza oppure una disfunzione tecnica non prevista? Quali sono gli standard negli altri ospedali? Vedi Perugia. Ritengo come detto in premessa che la struttura debba essere adeguata a funzionare in ogni condizione di tempo e di emergenza in autonomia. Non è possibile che una semplice mancanza di corrente elettrica crei questo disagio. Dopo, poi, lavori di adeguamento.

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