Ospedale, via Pescini: ipotesi Giovannini

Terni, dal 1° ottobre il commissario straordinario sarà direttore amministrativo della Usl Toscana Centro. L’ipotesi per rimpiazzarlo

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Gianni Giovannini

L’addio, nonostante silenzi e smentite, era nell’aria. È durata relativamente poco – e comunque è terminata prima del previsto – l’esperienza del commissario straordinario dell’ospedale ‘Santa Maria’, Lorenzo Pescini, a Terni. Il manager toscano della sanità, dopo poco più di due mesi, ‘torna a casa’ dal prossimo 1° ottobre per assumere l’incarico di direttore amministrativo della Usl Toscana centro. Fra le ipotesi c’è quella che al suo posto, in attesa che si svolgano le elezioni regionali e che la futura giunta prenda il pieno controllo della situazione anche in ambito sanitario, possa andare l’attuale direttore sanitario dell’azienda ospedaliera, il ternano Gianni Giovanini. Per quest’ultimo sarebbe un ritorno al vertice, visto che è stato direttore generale del ‘Santa Maria’ fino al 2012. L’incarico del commissario straordinario sarebbe terminato 60 giorni dopo l’insediamento della nuova giunta regionale, quindi all’inizio del 2020.

I saluti

Così Lorenzo Pescini nella nota in cui annuncia il suo addio all’ospedale di Terni: «Nel rivolgere un ringraziamento particolare al presidente Paparelli e a tutta l’amministrazione regionale per la fiducia accordatami – afferma -, voglio ringraziare per l’impegno e la vicinanza dimostrata in questi pochi ma intensi mesi vissuti a Terni l’intero staff della direzione, tutto il personale medico, sanitario ed amministrativo oltre che le organizzazioni sindacali. Insieme abbiamo gettato le basi per raggiungere quegli obiettivi che contribuiranno a rafforzare la qualità dell’ospedale di Terni e più in generale del sistema sanitario regionale umbro».

M5S: «Basta depotenziamento»

In merito all’ospedale intervento anche il gruppo pentastellato: «Nonostante le ripetute rassicurazioni giunte a mezzo stampa dai vertici dell’Azienda Ospedaliera di Terni, continua il depotenziamento del nosocomio. Colpisce, questa volta, il reparto di chirurgia generale e specialità chirurgiche diretto dal professore Nicola Avenia nel quale, a fronte della carenza accertata di professionisti, ad oggi non è pervenuta alcuna nuova figura in sostituzione dei posti vacanti. Ad una situazione già precaria, che ha portato da tempo alla chiusura dell’attività ambulatoriale del reparto, si aggiunge la partenza ormai imminente di altri tre chirurghi, due dei quali per sopraggiunti limiti di età. E’ importante sottolineare che l’avvicendamento del personale chirurgico specialistico non è certamente una procedura di facile attuazione perché si traduce nella scelta di professionisti che, per agire in piena autonomia nel proprio lavoro, abbiano accumulato un certo numero di ore di sala operatoria. Ecco perché è fondamentale che un’amministrazione accorta pianifichi le sostituzioni con il dovuto anticipo onde evitare che strutture come la sopra citata chirurgia generale, considerata a tutti gli effetti un’eccellenza del centro Italia per gli interventi al collo, vada in sofferenza. A completare un quadro che, nei fatti, non sembra proprio roseo, sembrerebbe secondo alcuni, che all’inizio del nuovo mese un anestesista in carico alla cardiochirurgia sarà spostato alla chirurgia generale per cui anche il servizio di cardioanestesia continuerà ad essere ridimensionato. Vogliamo credere che il tutto sia frutto di fantasia e ci auguriamo che l’attuale commissario dell’azienda – che da lunedì non c’è – smentisca tali voci. Un impegno coerente che faccia seguito alla sua recentissima dichiarazione nella quale intendeva “sviluppare le molte eccellenze che consentono alla nostra Azienda di offrire servizi di altissima qualità sia sul territorio che a livello extraregionale, tra cui, naturalmente, la citata cardiochirurgia. Non si comprende altrimenti come possa puntare sullo sviluppo dell’ospedale di Terni procedendo, di fatto, a togliere personale e depotenziare reparti».

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