PalaTerni, c’è il quadro prescrittivo ambiente

Aree parcheggio, chiusa la verifica di assoggettabilità a Via: l’elaborazione della Regione per l’impatto ambientale

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«I pareri pervenuti hanno evidenziato che la realizzazione del progetto non determina impatti ambientali significativi». Questo l’esito finale con il quale la Regione Umbria ha chiuso la verifica di assoggettabilità a Via per i parcheggi di uso pubblico del PalaTerni: a firmare il provvedimento che mette fine all’iter avviato quattro mesi fa sono Andrea Monsignori, Carmen Fernandez e Fabrizio Piergiovanni. Elaborato un quadro prescrittivo che dovrà essere seguito per evitare problemi. Sul tema erano state chieste delle integrazioni.

LO STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE PER VERIFICA VIA AREE PARCHEGGIO

Le prescrizioni

In sostanza il servizio sostenibilità, valutazioni ed autorizzazioni ambientali ha messo fine alla procedura indicando una serie di indicazioni per «evitare o prevenire quelli che potrebbero altrimenti rappresentare impatti ambientali significativi e negativi». Il quadro è suddiviso nelle fasi ante operam, in corso e post: gli input sono legati ad aria e clima, beni materiali, biodiversità, paesaggio e patrimonio culturale, patrimonio agroalimentare, popolazione e salute umana, risorse idriche, suolo e sottosuolo, territori ed altri aspetti.

IL QUADRO PRESCRITTIVO AMBIENTALE DA RISPETTARE – DOCUMENTO

Monitoraggio e tetracloroetilene

Ad esempio – fase in corso e post operam – c’è un lungo passaggio su suolo e sottosuolo: «Con riferimento al ‘Monitoraggio in discreto delle acque sotterranee 2018’, redatto da Arpa Umbria e richiamato nello studio preliminare ambientale e rilevato che nell’area di interesse delle opere in progetto tra il campo pozzi Mattatoio e il pozzo stadio la concentrazione massima rilevata di tetracloroetilene supera i 90 μg/l; detto valore risente delle oscillazioni della concentrazione in funzione dell’andamento pluviometrico stagionale, annuale e pluriennale; non possono essere prese a riferimento le concentrazioni rilevate presso il campo pozzi San Martino, in quanto il loro valore è strettamente dipendente dall’effetto diluizione operato per richiamo dal subalveo del Nera, il proponente – si legge – dovrà mantenere in condizioni di efficienza i piezometri realizzati nell’ambito della campagna di indagini al fine di renderli disponibili per le eventuali azioni di monitoraggio della falda idrica. Dovrà essere periodicamente verificato lo stato di usura delle superfici impermeabilizzate adibite a parcheggio». Focus in particolar modo anche sulle emissioni sonore.

CONSEGNATA L’AREA PER LE DEMOLIZIONI

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