di F.T.
Segretaria ‘in pectore’, in attesa del congresso comunale fissato per il pomeriggio del 31 ottobre in un hotel cittadino che – salvo sorprese – sancirà ciò che è già stato detto dai numeri. Con i delegati ‘incassati’ dalla mozione che la sostiene – Adesso, il Pd per Terni – l’avvocato Sara Giovannelli si accinge a guidare il Pd ternano del prossimo futuro. Un compito tutt’altro che semplice, in ragione delle tensioni che attraversano il partito – ‘da sempre’, verrebbe da dire – e di un quadro politico che, in vista delle future e neanche tanto lontane scadenze elettorali, è una sorta di rebus indecifrabile.
INTERVISTA A SARA GIOVANNELLI – VIDEO
A un passo dalla segreteria «C’è stato un grande consenso della nostra mozione congressuale fra gli iscritti (59 delegati per la Giovannelli, 33 per Pardini e 8 per Fiorucci, ndR) ma ovviamente bisogna attendere l’avallo del congresso. Se diventerò segretario, cercherò di fare in modo che tutti, inclusi coloro che hanno sostenuto le candidature di Alessandro Pardini e Antonello Fiorucci, diano il proprio contributo alla costruzione di un nuovo partito, basato sulle idee e non sui personalismi. Ho impostato il mio lavoro sul confronto, magari anche aspro, e non sullo scontro. La mia non è una ‘vittoria di Pirro’, come qualcuno ha tentato di affermare. Non lo è neppure quella di Paolo Silveri alla segreteria provinciale, persona di spessore e che ha condotto la propria mozione congressuale, analogamente a Leonardo Grimani, con capacità e competenza. Qui ci sono idee, non tessere e ora mi aspetto che tutti si mettano a disposizione per impostare il lavoro, tanto, che c’è da fare».