Perugia, a Pasqua GIMo fermo ai box

Servizio sospeso questo weekend, ma la decisione non tiene conto degli stranieri. Busitalia: 500 passeggeri all’esordio

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Una settimana fa, la partenza del primo bus notturno fu salutata come il varo di una nave: tappi saltati e bagni di spumante. Sette giorni dopo, invece, non ci sarà nulla in piazza dell’Università. Né bottiglie, né striscioni, né passeggeri. E nemmeno i bus.

Malumori per l’interruzione Il servizio è sospeso nel week-end di Pasqua, come era stato peraltro già ampiamente annunciato nella presentazione degli orari. Una decisione concordata con le delegazioni di studenti che però ha fatto storcere un po’ il naso. La motivazione ufficiale è che – essendo il servizio rivolto principalmente agli studenti – non ci sarebbero stati abbastanza utenti: in questi giorni, infatti, i fuorisede tornano quasi tutti nelle città di origine e i perugini stanno in famiglia. Ma ciò non tiene in considerazione i tantissimi studenti stranieri che vivono nel capoluogo umbro che, per religione o per tradizione, non festeggiano la Pasqua o comunque non lasciano la città nel periodo pasquale.

Chi parte e chi resta Gli studenti americani, ad esempio, restano a Perugia in questi giorni. Così anche quelli orientali e quelli di religione musulmana. L’Università per Stranieri, frequentata da centinaia di ragazzi italiani e stranieri, resta chiusa solo nei giorni ‘rossi’ (Pasqua e Pasquetta). La sede è a poche decine di metri dal capolinea di GiMo e nel quartiere vivono molti degli studenti che frequentano l’ateneo e che quindi avrebbero potuto utilizzare il trasporto notturno anche questo fine settimana. In centro, a piazza IV Novembre c’è poi Umbra Institute, dove studia un centinaio di ragazzi statunitensi. E nemmeno loro – ci confermano dalla sede – lasceranno l’Italia a Pasqua.

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Dipende dai biglietti Un peccato, insomma. Anche perché, se è vero che fino alla fine del periodo sperimentale (il 30 giugno) il servizio notturno sarà garantito, per la successiva conferma tutto dipenderà dai numeri: più biglietti saranno staccati – per dirla in parole povere – e maggiori saranno le possibilità di una conferma di GiMo. È l’auspicio degli studenti ma anche di BusItalia: «Speriamo che ci sia un buon utilizzo – ci ha detto uno dei dirigenti del movimento presenti il giorno del ‘varo’ – la Regione ha risposto alla richiesta degli studenti facendo un accordo con l’Università, ora vedremo». Compito degli autisti e del personale, in questa fase, è proprio quello di ‘contare’ e ‘pesare’ gli accessi, per avere una valutazione del servizio (costi/benefici) sia in termini quantitativi che qualitativi. Venerdì sera, giorno dell’inaugurazione, sono saliti a bordo dei bus 173 passeggeri, quasi il doppio sabato sera (311).

GIMO: ORARI E PERCORSO DEL SERVIZIO NOTTURNO

Il ‘varo’ di GiMo

Il percorso Le linee GiMo 1 e GiMo 2 partono entrambe da piazza dell’Università ma fanno percorsi diversi: un ‘doppio anello’ che collega il centro con la periferia, toccando i principali ‘punti nevralgici’ della città. In particolare, GiMo 1 percorre: Elce, Rimbocchi, Santa Lucia, Ingegneria, Cortonese, Ferro di Cavallo, San Sisto, Dottori, Ospedale Silvestrini, Madonna Alta, Fontivegge, Pallotta, piazza Italia, via XIV Settembre, via del Giochetto, Monteluce. Gimo 2, sempre partendo da piazza dell’Università, fa un altro giro: Monteluce, via del Giochetto, via XIV settembre, piazza Partigiani, piazza Italia, via della Pallotta, Fontivegge, Madonna Alta, Ospedale Silvestrini, via Dottori, San Sisto, Centova, Ferro di Cavallo, Ingegneria, Santa Lucia, Rimbocchi, Elce, per poi tornare al capolinea.

GiMo2 meglio di GiMo 1 Nel primo fine settimana – abbiamo appreso da Busitalia – gli utenti hanno GiMo 2 sono stati superiori a quelli di GiMo 1. Per la precisione, la linea ‘due’ ha accolto 92 passeggeri venerdì sera e 180 la sera successiva. La ‘uno’ invece 81 passeggeri nella sera d’esordio (fra i quali la delegazione di ragazzi delle associazioni studentesche presenti per festeggiare l’avvio del servizio) e 131 il sabato sera.

SERVIZIO BUS NOTTURNO: PERUGIA SI, TERNI FORSE

Al servizio della movida Oltre alle classiche fermate del servizio su gomma, l’unica deviazione è all’interno del Borgonovo, dove tradizionalmente gli autobus non passano. Scontato che il servizio, oltre a unire i quartieri periferici (consentendo quindi agli studenti che non vivono il centro di poter passare la sera nell’acropoli) costituirà in questi mesi anche una utile ‘navetta’ da e per i locali della movida notturna. Un opportunità in più per gli studenti fuori sede che non hanno l’automobile a Perugia, ma anche per i residenti che preferiscono utilizzare il bus per tornare di notte dal pub o dalla discoteca, avendo così la possibilità di bere qualche drink, non dovendo guidare. C’è anche un discorso legato alla sicurezza, quindi.

Bori: Romizi ha perso un’occasione Inevitabilmente, quello attorno alla mobilità notturna è diventato anche terreno di scontro politico, con il consigliere Tommaso Bori (che venerdì era all’inaugurazione) a sottolineare come il progetto fosse stato bocciato dall’amministrazione comunale lo scorso anno. «Invece, grazie al servizio attivato per la prima volta nello scorso weekend – fa notare in un comunicato – 500 persone tra studenti e giovani, famiglie e turisti hanno potuto usufruire delle due navette circolari che hanno collegato i principali quartieri della nostra città. Una grande vittoria per Altra Scuola e Sinistra Universitaria, con cui abbiamo portato avanti, sia negli organi collegiali che nelle rivendicazioni programmatiche, la progettualità della mobilità notturna. Un’occasione persa per il Comune – secondo il consigliere di minoranza – visto che il costo del servizio è interamente sostenuto dalla Regione Umbria».

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