Perugia, Bocci: «Niente concessioni, legalità»

Il sottosegretario agli Interni assicura: «Non siamo in presenza di rischi particolari». E sul Pd: «Ho solo proposto una riflessione»

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di L.P.

Non solo attentati terroristici. A Perugia e, in tutta l’Umbria, la sicurezza è un tema molto sentito da parte dei cittadini. Nonostante i numeri lascino ben sperare, l’attenzione è ancora massima intorno al tema. E di sicurezza si è tornato a parlare venerdì sera al circolo Pd di Ferro di Cavallo in un incontro organizzato da Francesco Lubello, alla presenza dell’onorevole Gianpiero Bocci, sottosegretario all’Interno; Emanuele Prisco, assessore allo sport del comune di Perugia,  Adriano Felici, commissario capo della Polizia di stato e da due anni a capo delle volanti e Massimo Pici, del sindacato di polizia Siulp.

I numeri Due rapine alla banca Monte Paschi di Siena solo tra luglio e ottobre di quest’anno. I cittadini di Ferro di Cavallo si sentono insicuri eppure, le cifre, indicano che si è intrapresa la direzione giusta. Lo ha confermato il commissario Felici ricordando come, sia nella periferia, sia, più in generale, a Perugia, i reati contro il patrimonio sono scesi rispettivamente del 45 e del 15% dal 2014 al 2015. Sono aumentati i controlli ad hoc, i posti di polizia, i posti di blocco ma, come ha ricordato l’assessore Prisco, oltre alla collaborazione costante e continua con le forze dell’ordine, è solo tornando a vivere e a partecipare le periferie che si contrasta la criminalità e la violenza.  «Gli spazi di degrado sono spazi utili alla commissione del crimine – ha affermato Prisco – e solo riempendo questi spazi di contenuti, grazie anche alle associazioni, si può tornare a vivere luoghi significativi. La partecipazione attiva dei cittadini, in contatto stretto con le istituzioni e la polizia, funziona ancheda presidio territoriale, da baluardo contro la delinquenza e l’illegalità».

PARLA IL SOTTOSEGRETARIO GIANPIERO BOCCI – L’INTERVISTA

Legalità «Ci sono alcune cose che non hanno colore politico – ha esordito l’onorevole Bocci – e la sicurezza è una di queste. Per cui si deve abbandonare ogni appartenenza ideologica e lavorare insieme per raggiungere obiettivi concreti. In due anni – ha ricordato il sottosegretario – sono stati rimpatriati 1.200 clandestini, anche con voli diretti dall’aeroporto Sant’Egidio di Perugia, è  aumentato di 60 unità il reparto crimine della Polizia di stato con 60 uomini in più. I numeri fanno ben sperare ma non bisogna mai abbassare la guardia». L’attenzione del Sottosegretario è, dunque, tutta volta alle azioni di contrasto contro i fenomeni criminali. La legislazione deve essere severa e fatta rispettare, ha ribadito, così come il carcere non è la soluzione. La situazione, però, è molto delicata. E le ultime vicende giudiziarie lo evidenziano, dall’arresto del giovane boss a Terni fino alle rapine finite con l’omicidio di David Raggi o dell’anziano a Perugia. «Anche se i numeri fanno ben sperare – continua Bocci – non bisogna mai abbassare il livello di attenzione. Molto è stato fatto, ma molto è ancora da fare. Però abbiamo ottenuto risultati importanti che stanno cambiando il volto della città».

Rischio attentati Dopo Parigi, la psicosi è dietro l’angolo. Per quanto riguarda il rischio di attentati terroristici nella nostra regione il Sottosegretario Bocci è ottimista. «Bisogna fidarsi – ha detto – delle nostre forze dell’ordine. Certo, quello che è accaduto in Francia ci dimostra che i rischi sono sempre dietro l’angolo. L’otto dicembre inizierà un grande evento come quello del Giubileo però non credo di poter dire che siamo alla vigilia di rischi particolari. Il contesto è quello che vediamo tutti i giorni».

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