Perugia, detenuto dà fuoco al materasso: tensione a Capanne

Notte complicata quella fra venerdì e sabato nella casa circondariale perugina. A denunciare l’accaduto è il Sappe

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«Nella notte fra venerdì e sabato, intorno alle ore una, un detenuto straniero ristretto al reparto circondariale del carcere di Perugia Capanne, in evidente stato di alterazione, ha dapprima rotto il water ed altri oggetti della cella e poi dato fuoco al materasso del letto. Il personale di polizia di servizio è intervenuto tempestivamente ed ha scongiurato peggiori conseguenze, in una sezione invasa dal fumo». A riferirlo è Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del sindacato di polizia penitenziaria Sappe. «L’attuale situazione in cui versa la casa circondariale di Capanne – aggiunge Bonimo – è preoccupante e quindi è indispensabile l’intervento dei competenti uffici dipartimentali per ristabilire un clima di serenità tra gli operatori, scomparso da tempo». Donato Capece, segretario generale del Sappe, evidenzia come nel carcere di Perugia si siano vissuti «momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, coordinati al meglio dai sottufficiali di servizio. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel reparto e dal successivo impiego degli altri agenti in servizio nel carcere. Quanto accaduto nel carcere di Perugia è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti, ma è evidente che l’amministrazione penitenziaria deve trovare serie e urgenti soluzioni».

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