di M.L.
Appena festeggiati i 15 anni di apertura e per l’ex Mattatoio di Ponte San Giovanni già si parla di chiusura. Tramite una lettera è stata avviata la procedura di sgombero del centro sociale entro il 20 aprile. Lunedì, a pochi giorni dal termine, i ragazzi del Csoa hanno fatto irruzione in consiglio comunale chiedendo un incontro, poi ottenuto per chiarire la situzione.
LA PROTESTA IN CONSIGLIO COMUNALE – IL VIDEO
Fine concessione Il contratto tra il comune di Perugia e l’associazione culturale, promotrice in questi anni di centinaia di attività nell’ex Mattatoio, è scaduto lo scorso settembre e da allora, come raccontano i ragazzi, il dialogo tra loro e le istituzioni non è mai decollato. «È stata una delle prime azioni politiche di questa nuova amministrazione: inserire l’immobile tra quelli in vendita. Ora è arrivata la comunicazione ultima, attraverso una lettera: entro venerdì 16 aprile dovranno essere sgomberati i locali e annullate le utenze, mentre lunedi 20 aprile si aspetta la visita dell’ufficiale giudiziario che dovrà certificare l’avvenuto sgombero».
Canone concordato «Premesso che la storia non è nuova e che arrivare a questo punto non fa bene a nessuno. Ora vogliamo risposte e siamo in assemblema permanente – ci spiega Riccardo uno dei ragazzi del Csoa – e non intendiamo muoverci. La nostra volontà è sempre stata quella di continuare a stare li. Non sgomberiamo, lunedi mattina saremo li». La questione ha anche un altro particolare: lo scorso autunno il Comune ha chiesto all’associazione di pagare circa 21mila euro di canone d’affitto arretrato. Praticamente dal 2002 fino al settembre 2015. «Abbiamo fatto ricorso al tribunale – spiegano i ragazzi – noi in questi anni abbiamo sempre concordato con le vecchie amministrazioni un canone che poi ogni volta è stato pagato attraverso lo sconto lavori. Tutto era stato accettato dalle vecchie amministrazioni. Resta il fatto che stanno togliendo spazio ad un’associazione che lavora nelle periferie da 15 anni per svenderlo a qualche speculatore privato».
Incontro Alla fine dei lavori consiliari i ragazzi del Csoa hanno potuto così incontrare i vari capigruppo, insieme con il sindaco e altri rappresentanti politici di palazzo dei Priori. I rappresentanti del Csoa hanno velocemente spiegato la situazione, chiedendo uno stop per la pratica dello sgombero e un tavolo di discussione sul futuro e sulla possibilità di un’alternativa. Il sindaco Romizi si è subito reso disponibile anche se ha ribadito la necessità di mettere in vendita l’immobile dell’ex Mattatoio. «Ho sempre trattato tutte le associazioni allo stesso modo – sottolinea il sindaco – nessuna è più uguale delle altre. In questo caso siamo pronti a trovare insieme una soluzione alternativa».
Piccola tregua Sostanzialmente non sono stati fatti passi avanti, se non il rinnovato appuntamento a mercoledi per un nuovo incontro tra il Comune e una delegazione del centro sociale, in cui si spera si possa arrivare ad un piano che preveda una soluzione anche alla questione dei 21mila euro di canone non pagato, fatto questo, che ha sorpreso anche buona parte dei rappresentanti politici presenti all’incontro.