Nel pomeriggio di giovedì i carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni, insieme al personale della squadra volante della questura di Perugia, hanno arrestato in flagranza, con l’accusa di aver rubato in alcuni negozi della frazione, un 25enne rumeno, domiciliato a Perugia, disoccupato e già noto alle forze di polizia, e denunciato in concorso una 24enne originaria della provincia di Varese, di fatto domiciliata in città, anche lei disoccupata e ma incensurata.
Vestiti e cuffiette nel mirino
I militari, durante un servizio perlustrativo in una delle vie principali, sono stati fermati dalla proprietaria di un negozio di abbigliamento, la quale riferiva che, poco prima, i due giovani erano entrati nella sua attività e, mentre la ragazza, con un pretesto, aveva distolto la sua attenzione, il ragazzo aveva rubato un giacchetto e una gonna, per un valore complessivo di 269 euro. La titolare del negozio, oltre a fornire una descrizione particolareggiata dei due giovani, ha riferito di aver appreso da un conoscente che il ragazzo si era recato, probabilmente, alla stazione ferroviaria di Ponte San Giovanni. Nel mentre, è giunta sul posto anche una pattuglia della volante, allertata dalla sala operativa a seguito di segnalazione di due furti, perpetrati ai danni del negozio di abbigliamento e di un esercizio commerciale cinese di articoli vari, nelle vicinanze del primo.
La fuga stoppata
Le immediate attività di ricerca congiunte hanno permesso di rintracciare subito la donna e, successivamente, all’interno della stazione ferroviaria, il rumeno, il quale, verosimilmente per garantirsi la fuga, era già salito su un treno Foligno-Perugia. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire, all’interno dello zaino del 25enne, il giacchetto in ecopelle, oltre a tre confezioni di cuffie musicali bluetooth, del valore complessivo di 60, risultate asportate, precedentemente, da un negozio sempre di Ponte San Giovanni. La refurtiva è stata restituita ai due proprietari. Il giovane, venerdì, è stato condotto in tribunale per il rito direttissimo e, a seguito della convalida dell’arresto, gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
