Perugia, la rinascita per porta San Girolamo

Taglio del nastro dopo il restyling grazie all’impegno dell’Istituto per la mediazione linguistica attraverso l’ Art Bonus

Condividi questo articolo su

Inaugurazione proprio nel giorno in cui si celebra il patrono dei traduttori per la porta intitolata a San Girolamo e restaurata grazie al contributo Art Bonus dell’istituto di Mediazione linguistica di Perugia, per un importo complessivo di 40mila euro.

Il taglio del nastro

I mecenati «Con questo intervento ci siamo sentiti ancora di più parte della città -ha spiegato Catia Caponecchi, direttore amministrativo dell’Istituto- abbiamo voluto che i ragazzi del nostro corso di laurea potessero conoscere e apprezzare ancora di più Perugia, con l’intenzione di lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato». Come hanno spiegato i tecnici del Comune che hanno diretto i lavori, il dirigente Franco Becchetti e gli architetti Timpani e Fantucci, l’intervento di restauro, effettuato dall’azienda Restauro S.a.s, di Trevi, è consistito nella pulizia del bene dalle erbacce e dalle incrostazioni, dovute al traffico e alle piogge.

Il restauro Quindi, nella disinfestazione della superficie e nella successiva rimozione delle stuccature in cemento e delle vernici. Infine, nella nuova stuccatura di alcune superfici sia in mattoni che in travertino e piccoli tinteggi a calce rosata, laddove il travertino era mancante. Sono state sistemate anche l’aiuola e i cordoli sottostanti la porta e spostata la segnaletica a ridosso del monumento. Una volta terminata la riqualificazione del manto stradale sarà poi apposta anche l’opportuna segnaletica orizzontale.

L’intervento del Sindaco

Andrea Romizi «Significativo che una delle istituzioni storiche della formazione della nostra città abbia deciso di finanziare questo intervento -ha detto il sindaco Romizi, ringraziando l’istituto- con un impegno importante, che è di esempio a tutta la città e che ci ha permesso di restituire alla porta la meritata bellezza. Grazie a fondi ministeriali sarà restaurato a breve anche l’Arco di Duccio -ha ricordato il Sindaco- che si andrà ad aggiungere al recupero del Frontone e delle mura sottostanti, così come al pozzo del Castellano, in corso Cavour, restaurato anch’esso grazie ad Art Bonus. Tutti passi che permettono a Borgo Bello e al rione porta San Pietro di poter nuovamente godere della loro antica bellezza. A dimostrazione di quanto sia importante -ha concluso Romizi- il contributo dei cittadini, rafforzare e valorizzare la loro generosità per il bene di tutta la città».

Il sindaco e la consigliera Pittola

Nuovi beni «Molti altri beni sono stati già finanziati o sono in via di finanziamento con Art Bonus, tra cui la Fonte dei Tintori, bene bandiera del 2015, grazie alla generosità di tanti cittadini, talvolta riuniti in associazioni -ha spiegato Lorena Pittola, consigliera delegata del sindaco per Art Bonus- a dimostrazione che c’è sempre più voglia di partecipare. Art Bonus, del resto, rappresenta un’opportunità per privati e aziende, per riappropriarsi della città grazie ad una significativa agevolazione fiscale».

La storia All’inaugurazione è seguita, nel vicino cinema Zenith, il racconto storico della porta San Girolamo da parte dell’architetto Maria Carmela Frate e la presentazione del libro Piccoli mostri, di Chiara Filippucci, un ricordo sentito della professoressa Sylvie Giovinali. Un libro che riunisce ricordi, appunti, esperienze e aneddoti raccontati di chi ha avuto l’opportunità di avere la professoressa Giovinali come insegnante. Chiamata così perché annessa all’omonimo convento dei padri amadeiti che vi assistevano gli appestati, Porta San Girolamo era chiamata anche Porta Romana, in quanto fino all’Ottocento era la strada principale per raggiungere la Flaminia e Roma.

San Girolamo L’attuale porta è il frutto di un rifacimento cinquecentesco della porta medievale, voluto dal cardinale Alessandro Riario nel 1582, da qui anche il nome di porta Alessandrina. Ricostruita poi sotto il pontificato di Gregorio XIII – un’iscrizione ricorda l’evento- ospitava, nelle due nicchie laterali, le statue dei santi Pietro e Paolo, trasferite all’Università nell’Ottocento.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli