Perugia, mano pesante del giudice sportivo

Tre giornate a Belmonte, una a Spinazzola. Santopadre furioso con la stampa: «Basta creare confusione». E martedì c’è il Vicenza

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di M.Lilla

Un Santopadre senza limiti quello che ha parlato con i giornalisti il giorno dopo la sconfitta del Perugia a Como dalla sala stampa del ‘Curi’, ma anche alla vigilia del match di recupero con il Vicenza – in programma martedì 19 alle 20,30 – e per il quale la squadra di Bisoli dovrà fare a meno di Belmonte, squalificato per tre giornate dopo l’espulsione rimediata a Como, e di Spinazzola, fermato per un turno dal giudice sportivo.

MASSIMILIANO SANTOPADRE IN CONFERENZA STAMPA, VIDEO

Riportare l’ordine Il presidente ne ha per tutti a partire dalla stampa: «Quando le cose non vanno bene credo sia bene che venga qui a riportare un po d’ordine. Negli ultimi tempi sono stato bravo, ma ora  mi sento in dovere di intervenire». È un presidente arrabbiato che parla di mercato e rapporti con la stampa: «Mi accusate di essere chiusi: però quando questa società si apre mediaticamente accade sempre qualcosa di negativo. Io capisco che dall’altra parte ci sia la necessità di sapere le cose, però questo modo di fare è controproducente perché genera disordine, oltre al fatto che se viene riportato in maniera sbagliata e con voci non veritiere si finisce per creare problemi alla squadra».

Calciomercato Il presidente parla anche di mercato e di una rosa competitiva che, sebbene abbia bisogno di essere puntellata, resta di buon valore: «Abbiamo giocatori contesi dalla serie A: Spinazzola, Parigini e Rizzo. E ora vi faccio anche il listino prezzi: Parigini e Spinazzola costano 1 milione, Di Carmine 500 mila euro, e così dicendo. Questi giocatori sono incedibili, le società di provenienza dei giocatori in prestito sono d’accordo con noi affinche restino a Perugia fino a giugno. In uscita i giocatori sono Lanzafame e Salifu». Non solo quindi in uscita ma anche in entrata: «Dobbiamo prendere tre giocatori: ma la rosa non è corta, basta di dire questa cosa. La nostra squadra è di qualità. Cagliari, Crotone, Novara, Brescia, Cesena non hanno fatto nessun movimento. Solo Spezia, Salernitana, Avellino, Latina, Bari e poche altre si sono mosse per un totale di 12 giocatori movimentati».

Niente più chiacchiere Per il presidente il Perugia si sta muovendo in linea con le altre avversarie: «Noi facciamo mercato con quelle che sono le nostre possibilità, che sono superiori a tante altre della B. Le chiacchiere continue destabilizzano all’interno. E non è soltanto una situazione della stampa locale, ma riguarda anche il chiacchiericcio dell’etere. Perché così si creano alibi al gruppo. Stiamo lavorando come tutte le altre squadre di Serie B: sono costretto ad essere cinico. Sarei il primo a comprare i giocatori, ma il 30 del mese vanno pagati gli stipendi». Il Perugia quindi si chiude in una sorta di silenzio stampa: «Pensiamo solo al Vicenza, da qui la società fino alla fine del mercato non parlerà più. Solo Santopadre, Goretti e Pizzimenti».

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