di Rosaria Parrilla
È stata una vittoria per niente scontata, con il 10 per cento di consensi persi, in un clima nazionale e locale abbastanza difficile. Con soggetti politici nuovi e diversi rispetto alle regionali del 2010. Eppure nonostante qualche ‘brivido’ per le prime proiezioni, la riconfermata alla guida della Regione Umbria, Catiuscia Marini, non si è fatta prendere dallo scoramento e non ha pensato di dover lasciare il passo, o meglio la poltrona di inquilina di Palazzo Donini, allo sfidante Claudio Ricci.
IL COMMENTO DEL SEGRETARIO DEL PD, GIACOMO LEONELLI – L’INTERVISTA
Risultato personale «Ringrazio gli umbri che hanno dato fiducia a me e alla coalizione di centrosinistra – ha dichiarato lunedì durante una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Cesaroni -. I voti che ho ricevuto direttamente sono una bella responsabilità e nel complesso i risultati di questa tornata elettorale è importante non solo dal punto di vista politico ma anche personale».
La campagna elettorale «L’approccio è stato quello di condurla con la consapevolezza che ogni elezione è a sé stante – ha rimarcato -, ed è stata condotta con decisione e determinazione, non dando nulla per scontato. Il consenso è superiore al 40 per cento e il capoluogo Perugia, che rappresenta il 20 per cento del nostro elettorato, ha dato un buon risultato».
La telefonata con Ricci, lo sconfitto «Non voglio sottovalutare il centrodestra – ha sottolineato la presidente Marini -, che ora si presenta con un’articolazione molto diversa rispetto al passato, alcuni risultati sono anche il frutto di quello che accade nel nostro Paese: crisi economica, il lavoro che non c’è, l’impoverimento del cento medio, l’immigrazione e su quest’ultima tematica la Lega è stata favorita». Dal canto suo, il serafico e sindaco di Assisi Ricci com’è da prassi ha telefonato in mattina la neopresidente per farle gli auguri. «Ricci lo conosco da 20 anni e abbiamo sempre avuto un rapporto fatto di correttezza e collaborazione – ha detto Catiuscia Marini -. Mi ha chiamato ed ho apprezzato che mi abbia assicurato che lavorerà nell’interesse della regione e farà un’opposizione costruttiva. Sarà utile anche per noi».
Le priorità «Al centro dell’agenda politica ci saranno il lavoro, le imprese, la competitività del nostro sistema produttivo, la sicurezza, i fenomeni migratori – ha elencato -, con un’attenzione particolare al mondo della scuola che ci è stata richiesta».
Composizione giunta Sulla nuova giunta la presidente Marini non si è sbilanciata, ha ricordato però cosa cambierà: da 30 si passa a 20 consiglieri regionali e da 8 a 5 assessori. «Inizia una legislatura diversa, entrano due donne del Pd, mentre, nessun altro partito neanche l’opposizione è riuscito ad eleggerle. Ora bisognerà ragionare e riflettere sulla nuova composizione – ha spiegato –, tenendo conto anche dell’esperienza delle civiche».
Ringraziamenti «Ringrazio tutti i candidati delle liste che mi hanno sostenuto – ha concluso -, è un risultato significativo di tutta la coalizione. Ringrazio i consiglieri uscenti sia della maggioranza che della minoranza e la giunta uscente per il lavoro svolto e i tanti giovani che in maniera volontaria hanno aiutato i vari candidati in maniera trasparente».
Il Pse Il gruppo del Pse al Comitato delle Regioni d’Europa ha espresso soddisfazione e le sue congratulazioni per la rielezione di Catiuscia Marini, presidente del gruppo dal febbraio 2015: «Il programma vincente di Catiuscia Marini – recita una nota – è ancorato in una serie di priorità fondamentali, con al suo cuore i giovani, ed include inoltre il sostegno alle piccole e medie imprese, nonché misure volte a migliorare la salute pubblica, l’istruzione, ed i collegamenti di trasporto, anche tramite una utilizzazione efficace dei fondi strutturali europei».
Twitter @Ros812007