Perugia: «Per i Sec primato negativo»

L’attacco alla giunta arriva dal Pd che ha convocato un consiglio grande per il prossimo 18 maggio: «Coi bambini non si gioca»

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C’è il caso delle mense, poi quello delle educatrici senza contratto rinnovato e infine anche il caso Magnolia, l’asilo nido comunale di Collestrada chiuso senza preavviso da pochi giorni.

Primato negativo E poi ci sono i genitori e le insegnanti che da settimane protestano anche in consiglio comunale. «Perugia conquista nuovi primati – tuonano dall’opposizione i consiglieri del Partito democratico – primati negativi ma pur sempre primati». Eppure – dicono ancora i dem – i servizi all’infanzia e i sevizi educativi dovrebbero essere uno dei principali mandati istituzionali del comune: «i bambini sono i cittadini del domani, non possono essere considerati una mera pratica burocratica o solamente dei numeri. Non possono essere visti come un costo, ma come un investimento nel futuro». Da questa riflessione, infatti, lunedì la conferenza dei capigruppo ha stabilito all’unanimità che sul tema verrà convocato un consiglio grande in programma per il prossimo 18 maggio.

Tagli ai servizi «Sospettiamo che l’amministrazione Romizi voglia, di nuovo, procedere ad un taglio dei servizi senza alcuna attenzione sia al benessere dei bambini, sia alle esigenze delle famiglie e sia alla tutela delle educatrici e di chi costruisce il servizio con il proprio lavoro». Le colpe del centro destra sarebbero a monte, nella scelta di non scegliere «e la Giunta ha fatto della latitanza una strategia politica. Ancora una volta sfugge volontariamente al dialogo con chi chiede risposte e soluzioni: ci chiediamo se si voglia trasformare un problema risolvibile in una emergenza così da poterlo gestire senza controlli».

Consiglio grande Per questo i consiglieri d’opposizione Bori, Bistocchi e Vezzosi si sono fatti promotori della richiesta, inoltrata al presidente del consiglio comunale, di convocare un consiglio grande tematico sui servizi all’infanzia. «Abbiamo raccolto le firme necessarie per supportare la richiesta che arriva direttamente dai cittadini di Perugia, siano essi genitori o educatori, per poter ascoltare e far sentire direttamente la loro voce», così da poter dare seguito alle istanze di coloro i quali, fin da giugno dello scorso anno e a più riprese, hanno richiesto di poter interloquire con i membri del consiglio comunale su un tema così delicato.

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