Perugia, rifiuti illeciti: denunciati in otto

Carabinieri del Noe sequestrano a Castiglione del Lago area di un ettaro utilizzata come discarica abusiva: quattro imprese – tre del perugino – coinvolte

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Un’area di circa un ettaro utilizzata come discarica abusiva, a Castiglione del Lago. È stata sequestrata dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Perugia dopo una serie di accertamenti coordinati dalla direzione distretto antimafia perugina: otto persone – quattro imprese coinvolte – sono state denunciate  per traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata e frode in pubblica fornitura.

Il giro illecito L’operazione del Noe ha consentito di accertare che le prime due imprese coinvolte nell’inchiesta – entrambe appaltatrici dei lavori di raccolta, trasporto e recupero dei rifiuti ‘terre e rocce da scavo’, prodotti nell’ambito dei lavori di ampliamento e bonifica delle aree di servizio della ‘A1 Lucignano est e ovest’ – non avevano conferito più di 1600 tonnellate di questa tipologia di rifiuti all’impianto previsto: lo smaltimento è avvenuto direttamente nell’area sequestrata, di proprietà di una quarta società.

Il collegamento Il legale rappresentante di quest’ultima è stato scoperto avere la stessa carica nella società che gestisce l’impianto di trattamento rifiuti: violate in questo modo le clausole contrattuali con ‘Autostrade II per l’Italia’, oltre al non rispetto del ‘Testo unico ambientale’. L’area è stata sequestrata in esecuzione del decreto emesso dal Gip del tribunale – su richiesta della procura della Repubblica – di Perugia

I provvedimenti I carabinieri del Noe hanno dunque proceduto ad indagare i rappresentanti legali e i dipendenti delle quattro società coinvolte – tre di Perugia e una di Siena -, i quali hanno falsificato documenti tra ‘formulari di Identificazioni dei rifiuti’ e ‘documenti di trasporto’ per dimostrare di aver rispettato le procedure contrattuali e di legge.

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