Ripartenza calcio tra screening e test

Covid-19, le linee guida del protocollo sanitario per le squadre professionistiche: Perugia, Ternana e Gubbio seguono con attenzione. Priorità alla serie A

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Una serie di prescrizioni e raccomandazioni per «l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’». Questo l’obiettivo alla base del protocollo sanitario di garanzia elaborato dalla commissione medico scientifica della Figc, riunitasi mercoledì in videoconferenza per tracciarne le linee guida: il focus è sull’eventuale ripresa degli allenamenti per la ripartenza dei campionati professionistici. Perugia, Ternana e Gubbio interessate.

Massimiliano Santopadre

Il team

Diversi gli esperti invitati a partecipare per l’analisi: Roberto Cauda (professore di malattie infettive dell’università Cattolica), Massimo Fantoni (direttore unità covid-19 del Policlinico Gemelli), Walter Ricciardi (componente Oms, consigliere del ministero della Salute) e Francesco Vaia (direttore sanitario dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani). «Per far ripartire il calcio – ha spiegato Gabriele Gravina, presidente della Figc – in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via».

Stefano Bandecchi

Screening e test. Priorità alla serie A

In primis è raccomandato il ritiro chiuso per il primo periodo di allenamento – modello preparazione estiva – propedeutico alla piena ripresa e con la sorveglianza del medico sociale/di squadra. «Il ritiro sarà preceduto – si legge – da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa Figc che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla serie A, per poi proseguire con serie B e serie C». Chiaro che in quest’ultimo caso la situazione è ben più complessa tra infrastrutture e situazione finanziaria dei club.

Sauro Notari

Sanificazione

Focus anche sul luogo dell’allenamento, sia il centro sportivo o palestre, spogliatoi e alberghi: «Deve essere sanificato. Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapica. Con il contributo del responsabile medico dell’Aia Angelo Pizzi, le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara, tenendo presente le specificità della categoria». Il presidente della commissione Paolo Zeppilli farà una sintesi e chiuderà il documento, quindi Gravina lo trasmetterà ai ministri Vincenzo Spadafora (sport) e Roberto Speranza (salute).

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