Perugia, ucciso uomo della ‘Banda dei sardi’

Pietro Roberto Fragata, 46 anni, è stato freddato a colpi di fucile. Era stato condannato per la tentata rapina al Pam di Perugia nel 2007

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E’ stato freddato all’interno della sua macchina, mentre stava andando verso la tabaccheria che gestiva con la moglie. E’ morto così, ucciso da cinque colpi di fucile, Pietro Roberto Fragata, l’uomo di origini sarde noto per il suo passato criminale anche in Umbria.

L’assalto al Pam Era uscito dal carcere lo scorso settembre. Arrestato nel 2008 e condannato in via definitiva nel 2012, Fragata era noto nel mondo criminale sardo e non solo. Era finito in carcere per la tentata rapina al supermercato Pam di Perugia avvenuta nell’aprile del 2007, in seguito alla quale, nel corso di un conflitto a fuoco, erano rimaste ferite due persone. Fragata era parte della banda dei sardi che, in Umbria, operava con l’ex latitante Raffaele Arzu, condannato anche lui per la stessa rapina. Un vero e proprio sodalizio criminale, secondo gli inquirenti, specializzato nell’assalto a furgoni portavalori.

Carabiniere ucciso Poi, nel 2010, era finito nell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Perugia, sull’omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso durante una rapina alla filiale di Umbertide del Monte dei Paschi di Siena il 30 gennaio 2006. Fra le quattro ordinanze cautelari emesse allora, oltre a Arzu, considerato dagli inquirenti il capo della banda, anche Pietro Roberto Fragata. Era stato prosciolto in udienza preliminare dal gip di Perugia dall’accusa di essere coinvolto nell’omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, colpito mortalmente durante una rapina in banca il 30 gennaio 2006 a Umbertide, Pietro Roberto Fragata. L’ordinanza di custodia cautelare che portò al suo arresto venne annullata dal tribunale del riesame. Quindi Fragata fu prosciolto dal gup di Perugia per l’omicidio Fezzuoglio.

L’agguato Sabato mattina l’uomo, 46 anni, è rimasto vittima di un agguato ad Arzana, Ogliastra. Quattro colpi, esplosi da un fucile calibro 12, hanno crivellato il parabrezza anteriore e il finestrino laterale in direzione dell’autista. L’uomo dopo essere stato colpito ha sbandato andando a finire con l’auto dentro un cespuglio. Una quinta fucilata gli è stata sparata al volto, poco dopo, come colpo di grazia. I killer, vista la modalità dell’agguato, potrebbero, quindi, essere stati più di uno. L’uomo, che era stato scarcerato nel settembre scorso aveva ottenuto l’affidamento in prova, lascia oltre la moglie anche tre figli, dai 22 ai 10 anni. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Lanusei, guidato dal capitano Claudio Paparella, e i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro, coordinato dal capitano Luigi Mereu.

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