Perugina, presidio notturno ai cancelli

Turni di sabato nonostante gli esuberi, la Cgil: «Pugno duro dei lavoratori, l’azienda rispetti gli impegni». Attesa per il confronto al Mise il 27 settembre

Condividi questo articolo su

Si sono dati appuntamento alle quattro del mattino davanti ai cancelli dello stabilimento di San Sisto. Presidio di protesta, nella notte, davanti alla Perugina organizzato da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per tenere alta l’attenzione sulla vertenza della fabbrica di cioccolato in vista degli importanti appuntamenti dei prossimi giorni.

Il presidio notturno

Esuberi e sabati di lavoro Pugno duro dei lavoratori, dunque, affiancati dai sindacati che dalle quattro fino alle dieci di sabato mattina hanno manifestato davanti ai cancelli della fabbrica «raccogliendo – spiegano – piena solidarietà e l’appoggio di tutti i lavoratori cui l’azienda aveva chiesto di prestare servizio anche il sabato». Una richiesta considerata inaccettabile dai rappresentanti dei lavoratori, vista la contemporanea dichiarazione di esuberi, in «piena contraddizione con l’accordo siglato nel 2016».

Lavoratori «Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che stamattina hanno deciso in maniera compatta di partecipare al presidio – afferma Michele Greco, segretario generale della Flai Cgil dell’Umbria – Un messaggio chiaro che mandiamo all’azienda in vista dei prossimi incontri: la Rsu, i sindacati, le lavoratrici e i lavoratori della Perugina non intendo fare un passo indietro. L’accordo del 2016 va rispettato in toto e gli esuberi dichiarati vanno ritirati, per poi aprire una fase di reale rilancio di Perugina, con il suo straordinario potenziale produttivo e di mercato». 

Ciavaglia «La vertenza Perugina sta acquisendo sempre più forza grazie alla mobilitazione dei lavoratori. Il presidio di stanotte e stamattina è un ulteriore segnale in questa direzione», afferma Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia. «A questa mobilitazione dei lavoratori e del sindacato non corrisponde però un’adeguata risposta della dirigenza Nestlé – continua il segretario della Camera del Lavoro – Il management locale e chi rappresenta l’azienda dimostra di non incidere sulla scelte e di essere un semplice megafono della multinazionale. Così non va. Invitiamo la dirigenza – conclude Ciavaglia – a modificare i suoi atteggiamenti e ad aprire un confronto vero e senza pregiudiziali sul necessario e fondamentale futuro di Perugina e dello stabilimento di San Sisto. Lo pretendono i lavoratori, la città di Perugia e l’Umbria tutta».

Prossimi appuntamenti Intanto, per lunedì 18 settembre, c’è attesa per l’incontro che si terrà nella sede di Confindustria a Perugia con i vertici dell’azienda che, ed è questa la speranza dei sindacati, dovranno mostrare un atteggiamento diverso per evitare un ulteriore innalzamento della tensione tra i lavoratori». Dopo la fumata grigia dello scorso 27 luglio a Roma, il tavolo istituzionale al Mise tornerà a riunirsi il prossimo 27 settembre.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli