«Polizia senza più personale. Mancano unità in tutta l’Umbria. La politica si attivi»

Il segretario del Siulp, Luca Malossi, interviene sui problemi che affliggono la polizia di Stato in Umbria: «Chi si candida, si impegni»

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Giornate conclusive per la campagna elettorale per le elezioni politiche 2022 e il segretario generale del Siulp Umbria, Luca Malossi, porta all’attenzione dei candidati le gravi problematiche con le quali le poliziotte e i poliziotti umbri debbono quotidianamente confrontarsi. «La carenza degli organici è giunta oramai a livelli non più tollerabili – afferma Malossi -. Nei commissariati mancano decine di poliziotti, riuscire a garantire tutti i servizi sta diventando un problema, fare in 30 quello che si dovrebbe fare in 45 non è sostenibile. Non è più sostenibile – prosegue il segretario del Siulp Umbria – neanche la situazione che sta vivendo la polizia Stradale dove l’attuale organigramma delle due provincie risulta sotto di oltre 40 unità. Sulla viabilità ordinaria può accadere che ci sia una sola pattuglia per provincia o addirittura una per tutta la regione e le prospettive per il futuro dicono che nel 2023 andranno in pensione una dozzina di persone. Non sta meglio la polizia Ferroviaria che a livello regionale segna un meno 16, così come il Reparto prevenzione crimine meno 14».

Luca Malossi

La situazione all’aeroporto

Da Luca Malossi giunge poi un riferimento all’attività di polizia svolta presso l’aeroporto di Sant’Egidio: «Sarebbe auspicabile che l’ufficio di polizia presso l’aeroporto, attualmente dipendente dalla questura di Perugia, passi alla zona polizia di Frontiera. Un’operazione che migliorerebbe il servizio diventando una specialità, ma anche un recupero del personale che quotidianamente viene inviato dalla questura all’aeroporto».

Nodi da sciogliere

Sul fronte infrastrutture, secondo Malossi «è necessario che si intervenga sul sistema di radio-comunicazione, atteso che l’obsoleto sistema analogico della polizia Stradale non riesce più a coprire l’intera rete viaria della regione, isolando in varie zone le pattuglie che in alcuni tratti, ad esempio lastatale 77 Val di Chienti, non hanno neanche il segnale con i cellulari. Poi vi è l’annosa questione del commissariato di Spoleto, tante promesse e tanti progetti per un nuovo e adeguato ufficio di polizia, ma ad oggi tutto è fermo, anche il trasferimento del commissariato all’interno della scuola di polizia che avrebbe comportato risparmi e recupero di risorse».

L’appello alla politica

In merito alla sicurezza, il segretario generale del Siulp sostiene che «si sente sempre parlare di sicurezza, soprattutto in campagna elettorale, spiace però constatare come non se ne discuta con chi rappresenta i poliziotti e conosce bene i problemi da vicino. Se dunque la sicurezza è intesa come precondizione per lo sviluppo sociale ed economico di una regione, non possiamo non lanciare un appello a tutti i candidati di tutti gli schieramenti a fare proprio l’impegno, qualora eletti, a risolvere le problematiche richiamate».

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