Protezione civile, Moretti a processo

Il dirigente Alfiero Moretti è accusato di turbativa d’asta. Lui: «Non ho fatto nulla e la Regione Umbria sapeva di questa storia»

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L.P.

Un terremoto ogni quindici anni, più o meno. Case che vengono giù, famiglie sfollate, aziende agricole in grossa difficoltà. E poi, superata la fase dell’emergenza, le casette temporanee, in attesa di ricostruire. Arrivano i fondi del governo, si rimettono a posto le case e i centri storici e la vita riparte.

terremoto- San PellegrinoIl ritratto A partire dal terremoto del ’97 ad occuparsi dell’emergenza post terremoto in Umbria c’è lui, Alfiero Moretti. Un diploma da geometra, una laurea in architettura a Firenze e una carriera al comune di Foligno che inizia nel 1978. La sua grande esperienza nei giorni drammatici del sisma che costò la vita a undici persone lo porta nel 2012 ad essere distaccato in Emilia Romagna dove, per quattro anni, segue la ricostruzione dopo il terremoto emiliano. Torna quindi in Umbria, e da luglio 2015 è a capo della Protezione civile regionale. In mezzo a tutto questo, però, c’è una vicenda giudiziaria che lo vede sotto processo per turbativa d’asta.

L'auditorium di Foligno

L’auditorium di Foligno

La vicenda giudiziaria La richiesta del Gup del tribunale di Perugia per il dirigente della Regione arriva il 20 gennaio 2015, per i reati previsti dagli articoli 110 e 353 commi uno e due del codice penale. La vicenda che ha visto indagare i pm Paolo Abbritti e Gemma Miliani della Procura della Repubblica riguarda l’affidamento della gestione dell’auditorium di Foligno tra il 2010 e il 2011, quando cioè Moretti era ancora direttore generale del comune guidato sempre da Nando Mismetti. Secondo la procura Moretti assieme a un alto funzionario del comune di Foligno e due imprenditori, avrebbero agito, in concorso tra loro, per estromettere dalla gara per l’affidamento alcune società determinando la preordinata aggiudicazione della stessa. Avrebbero pilotato l’appalto, dunque, promettendo sponsorizzazioni o posti di lavoro.

auditoriumLe accuse «Con mezzi intimidatori e d’istigazione», secondo i pm, gli indagati avrebbero tentato di estromettere dalla gara per la gestione degli auditorium comunali San Domenico, ex-Chiese di Santa Caterina e del Crocifisso, poi vinta dal Consorzio Servizi Integrati Foligno, un raggruppamento temporaneo di impresa. In attesa della prossima udienza, fissata per maggio 2017, Moretti oggi preferisce non commentare. «Queste sono le vicende della vita – dice – sono sicuro di non aver fatto nulla, non ho fatto nulla né ho detto nulla. Sono estraneo a tutta la questione, ma rispetto quello che sarà il giudizio della magistratura». Non aggiunge altro a quello che, assicura, non ha mai tenuto nascosto. «Attiene al ruolo che ho ricoperto, nella vita succede che poi uno, per il ruolo che ricopre, si becca una denuncia. Sono sereno, mi difenderò nelle sedi opportune. Non ho detto nulla né ho firmato nulla, lo dimostrerò ai giudici».

Maria Rita Lorenzetti

Maria Rita Lorenzetti

La carriera Da sempre vicino alla ex governatrice dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti, per molti anni direttore generale del Comune di Foligno, Alfiero Moretti si è sempre occupato di emergenza post terremoto. Sin da quello che nel 1997 ha colpito l’Umbria e che lo ha visto impegnato nella gestione e nel coordinamento della ricostruzione sia pubblica che privata. Dal settembre ’97 al febbraio ’98 è stato impegnato in qualità di responsabile della progettazione e come direttore dei lavori ha allestito 44 aree, complete delle urbanizzazioni, in cui sono stati insediati i moduli abitativi mobili per un importo complessivo di oltre 24 miliardi. E’ per questo che anche nel 2012 la Regione Umbria gli affida l’incarico di lavorare alla ricostruzione dell’Emilia, in qualità di direttore della struttura tecnica del Commissario alla ricostruzione. Sempre disponibile, gentile, esperto e profondo conoscitore della gestione in emergenza Moretti è stato anche consulente per l’Università degli studi di Perugia e docente al corso di laurea in Protezione civile a Foligno. Docente molto apprezzato e competente, come lo descrivono oggi alcuni suoi ex studenti.

I danni del 2009

I danni del 2007 in Umbria

La nomina Lo scatto in avanti, però, arriva nel 2014, quando la Regione decide di assumere un dirigente a tempo determinato per le ‘Attività connesse alla gestione della ricostruzione post-sisma e delle emergenze’, incarico che Moretti assume dal primo luglio 2015 e che terrà fino al 30 giugno 2018. Una vera e propria selezione pubblica per un dirigente a tempo determinato che, nel 2014, guadagnava la bellezza di oltre 95 mila euro annui. Indubbia la sua professionalità e la sua esperienza, ma la nomina a capo della Protezione civile arriva poco la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal giudice. Non sarebbe stato meglio aspettare? «Io l’ho sempre detto – ribadisce oggi Moretti – non ho mai tenuto nascosto nulla. La Regione lo sa bene, ho dichiarato questa vicenda quando mi sono candidato a fare il dirigente. In Italia, fino a prova contraria e fino a una condanna, si è considerati innocenti e io ho ancora la possibilità di contrattare con la pubblica amministrazione».

Dirigente precario «Sono anni che aspetto di chiudere questa vicenda, quasi otto. Non immagina quanto mi ha angustiato e penalizzato». Bé penalizzato non sembrerebbe: «Questo lo dice lei, potevo candidarmi a ben altro e invece sono un semplice dirigente della Regione come tanti altri. Peraltro io ho un incarico ad interim, con un contratto a termine. Sono un precario, capisce? Quando me ne sono andato, il comune di Foligno doveva stabilizzare delle persone e io ho rinunciato ad essere riassunto, per lasciare il posto ai sette precari che erano in comune da dieci anni». Vincitore di concorso pubblico nell’83, l’incarico di Moretti scadrà naturalmente a giugno del 2018. Un precario di quasi 63 anni, in effetti. Quindi nel 2018 potrebbe rimanere senza lavoro? «La vita è complicata – conclude – se rimango a piedi me ne andrò in pensione».

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