Province, tempi stretti per la trattativa

I lavoratori di Perugia e Terni al centro dell’incontro di Villa Umbra

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La discussione sarà veloce: «Le organizzazioni sindacali hanno condiviso la necessità di procedere speditamente – spiega l’assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, i risultati dell’incontro che si è svolto a Villa Umbra sulla ‘vertenza’ Province – almeno per le questioni che possono essere risolte a livello regionale, anche se rimane in piedi lo stato di agitazione (due ore di sciopero per venerdì; ndr) che è stato proclamato in questi giorni».

Il calendario A partire da mercoledì, dice Bartolini, «si svolgerà tutta una serie di incontri per cercare di  chiudere i punti relativi al trasferimento del personale dalle Province a Regione, Agenzie e Sistema sanitario. E’ questo l’adempimento più urgente, visto che il ‘decreto Madia’ fissa al prossimo 31 ottobre il termine entro il quale occorre trasmettere al ministero l’elenco nominativo del personale, con le relative funzioni, che si trasferisce. Giovedì si una riunione politica, alla quale parteciperà nuovamente l’assessore Bartolini, per esaminare la delibera della giunta regionale; lunedì prossimo 12 ottobre si svolgeranno le riunioni dei tavoli tematici e martedì tornerà nuovamente a riunirsi il tavolo generale che cercherà un accordo sull’atto di competenza della Regione Umbria».

Il «dialogo» La Regione, spiega l’assessore, «ha confermato la volontà di mantenere un dialogo assolutamente costruttivo per individuare intanto le migliori condizioni possibili e per seguire fino in fondo anche a livello nazionale tutta la vicenda. Abbiamo anche fatto presente alle organizzazioni sindacali che non c’è chiusura sui numeri e sui criteri, fermo restando però che non può essere superato il budget finanziario che abbiamo stabilito e che rappresenta un impegno economico molto rilevante per la Regione».

La sanità Delle possibilità di reimpiego dei lavoratori delle Province nel Sistema sanitario regionale si è parlato anche in consiglio regionale, dove è emerso che sono disponibili 49 posti: «Tre alla Asl 1 – spiega l’assessorato – cinque alla Asl 2, due all’Azienda ospedaliera di Perugia, 8 in quella di Terni e 3 al Coordinamento regionale acquisti (Cras)».

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