Quel canale è azzurro, forse pure troppo

La Forestale indaga, a Città della Pieve, sullo smaltimento di sostanze potenzialmente pericolose che ha portato alla denuncia di un uomo

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Un insolito colore turchese e abbondanti sedimenti della stessa colorazione sul fondo e sulle sponde di un canale di scolo in località Ponticelli. E il comando stazione Forestale di Città della Pieve (Perugia) non è rimasto a guardare: avviata un’indagine sullo smaltimento di sostanze potenzialmente pericolose che ha portato alla denuncia di un uomo.

Forestale città della pieve 4Gli accertamenti hanno consentito alla Forestale di risalire all’origine dello sversamento (circa 100 metri di lunghezza nei pressi di una fabbrica di fibbie e oggettistica di metallo, non più in attività e sottoposta a procedura fallimentare): la sostanza era stata immessa in un tombino del piazzale dello stabilimento dismesso. All’interno della fabbrica sono in corso operazioni di smantellamento delle attrezzature e smaltimento dei rifiuti pericolosi ancora presenti sul posto.

Sostanza turchese La Forestale – c’è stato l’intervento anche del personale Arpa – ha rilevato inoltre tracce di una sostanza turchese,sia all’interno della fabbrica che sul piazzale, oltre a cumuli di materiale cristallizzato. L’Arpa ha quindi proceduto con prelievi di acque e fanghi per stabilire la natura della sostanza. I risultati delle analisi non sono ancora arrivati.

Forestale città della pieve 3Il robot A questo punto la Forestale ha richiesto l’aiuto del personale di Umbra Acque – con robot radiocomandato – per risalire le tubature interrate dal punto di fuoriuscita a quello di entrata del materiale inquinante: con tracciante fluorescente è stato messo in evidenza il percorso dello sversamento dalla fabbrica al canale.

La denuncia Il responsabile delle operazioni di smantellamento è stato denunciato e rischia ora sanzioni per per immissione di rifiuti pericolosi sul suolo: l’arresto da tre mesi ad un anno se si tratta di rifiuti non pericolosi e da sei mesi a due anni se pericolosi, con un’ammenda da 2 mila e 660 a 26 mila euro. Per l’uomo scatta inoltre l’obbligo di della rimozione, dell’avvio a recupero o dello smaltimento dei rifiuti e al ripristino dello stato dei luoghi. Già in passato la Forestale di Città della Pieve aveva segnalato alla procura della Repubblica la non corretta gestione dei rifiuti come cianuri, metalli pesanti e acidi.

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