Raccordo Terni-Orte Riaperta tratta principale da 4 km

Rientra nell’ambito del risanamento avviato nell’estate 2020. In arrivo cantiere per gli ultimi 600 metri

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Semaforo verde e riapertura della tratta principale da quattro chilometri del raccordo autostradale Terni-Orte. Ne dà notizia l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche. 

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L’opera complessiva e il materiale

I lavori di risanamento profondo – viene specificato –  di entrambe le carreggiate dal km 2+500 (fine viadotto Toano) al km 11+100 (innesto con ss3 bis Tiberina E/45), per una spesa complessiva di circa 13 milioni di euro per circa 17 chilometri complessivi di doppia corsia sono stati avviati nel mese di luglio 2020. «Un intervento richiesto specificamente dalla Regione – le parole di Melasecche – per riqualificare il collegamento della città di Terni con la E45. Il progetto di questo tipo, fortemente innovativo, è la prima volta che viene realizzato su questa tratta». A livello tecnico c’è stata la «ricostruzione della fondazione stradale per uno spessore di 35 centimetri e l’esecuzione della nuova pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso per altri 31 centimetri di cui 18 grazie al riciclaggio in sito del materiale fresato e soli 13 di conglomerato bituminoso vergine. Lo strato di usura è del tipo drenante, onde migliorare la sicurezza all’utenza stradale in caso di piogge. Tale progetto incrementa notevolmente la portanza – aggiungono da palazzo Donini – e quindi la vita utile dell’infrastruttura che, per gli strati più in profondità, è stimata in circa 20 anni, 10 anni circa per il tappetino di usura, riducendo nel tempo la manutenzione ed i cantieri. Successivamente saranno necessari soltanto modesti interventi nel solo piano superficiale. Per quanto riguarda la carreggiata Nord, in direzione Spoleto, lo scorso anno sono stati eseguiti i lavori nella carreggiata Nord riuscendo a completare a dicembre 2020 il tratto dal km 11+100 al 6+000. Nei mesi invernali, a causa delle condizioni metereologiche sfavorevoli i lavori sono rimasti sospesi rimuovendo così ogni sacrificio per l’utenza causata dal cantiere. A marzo 2021 sono stati ripresi e si è concluso a fine giugno il rimanente tratto dal km 6+000 al 2+500, completando così il risanamento dell’intera carreggiata in questa direzione».

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I ritardi

Per quel che concerne la carreggiata sud – direzione Orte – a partire da luglio «sono stati avviati i medesimi lavori approfittando del periodo estivo, caratterizzato da minor traffico pendolare per l’esecuzione dei lavori in corrispondenza degli svincoli di Terni Ovest e Terni Nord. Ad oggi, sono stati completati i lavori nei tratti compresi tra i km 2+500 e 4+000 circa e i km 6+000 e 9+000 circa». In merito Melasecche spiega che «i ritardi accumulati nell’ultimo periodo sono riconducibili alle avverse condizione metereologiche delle ultime settimane, caratterizzate da diversi giorni di pioggia che, anche se non continui, hanno fortemente influenzato il regolare svolgimento delle lavorazioni di stesa dei conglomerati bituminosi a caldo che necessitano inevitabilmente della completa assenza di precipitazioni per la migliore riuscita».

La cantierizzazione in arrivo

Entro metà novembre si prevede «di completare anche il precedente tratto compreso tra i km 4+000 e 6+000 circa, attualmente in corso, nonché di avviare gli ultimi 600 metri di cantierizzazione per giungere all’innesto con la ss3 bis Tiberina E/45 sotto San Gemini entro il corrente anno, concentrando tutte le forze lavoro in tale tratto al fine di ridurre i tempi d’esecuzione ed il disagio all’utenza che, necessariamente, comporterà la chiusura di importanti rampe di accesso sia con la E/45 in direzione Perugia che con la ss675 bis in direzione di Maratta. In tal caso l’utenza – viene specificato – proveniente da Terni verrà canalizzata lungo la Ss 675 Umbro Laziale in direzione Orte, per poter effettuare l’inversione di marcia all’altezza dello svincolo di Narni Scalo – San Gemini al km 14+000 circa. Tale percorso alternativo comporterà un maggior tempo di percorrenza stimato in circa 6-7 minuti. L’intero intervento riqualifica in modo definitivo il Rato su standard di assoluto livello».

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