Regione, bando-sanità diventa un caso

Dopo la denuncia di un professionista di Terni, la nomina dei Direttori delle aziende finisce in consiglio: «Marini chiarisca»

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La denuncia fatta da Michele Froscianti, che lamenta «di non essere stato inserito nell’elenco regionale dei candidati idonei alla nomina di Direttore generale delle aziende del Servizio sanitario regionale» pur avendone i requisiti. Una decisione che, a mio modo di vedere, non trova giustificazioni logiche e regolamentari e della quale voglio avere spiegazioni», sbarca in consigio regionale .

Michele Froscianti

Michele Froscianti

L’interrogazione I consiglieri regionali di opposizione Marco Squarta (Fratelli d’Italia) e Emanuele Fiorini (Lega nord) hanno infatti presentato una interrogazione alla giunta per fare luce «sul rispetto dei criteri per la formazione dell’elenco degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende sanitarie regionali e circa la legittimazione del Consorzio Villa Umbra allo svolgimento del corso di formazione obbligatoria per gli stessi direttori».

Il bando Squarta e Fiorini spiegano che «i direttori generali delle aziende sanitarie regionali vengono nominati dalla presidente della giunta che deve selezionarli da un elenco di idonei. In particolare il meccanismo prevede che la giunta stabilisca i requisiti per accedere all’elenco ed emani il bando per la formazione dell’elenco medesimo e che, a bando chiuso, una commissione di esperti verifichi se i candidati possiedono i requisiti da loro dichiarati ai fini dell’inserimento nell’elenco».

Il corso I due consiglieri chiedono lumi sulla circostanza per cui «sembrerebbe che alcuni candidati siano stati esclusi dall’elenco regionale degli idonei pur essendo in possesso di tutti i requisiti e pur avendo frequentato il corso di formazione obbligatorio per direttori generali, indetto dalla Regione nel 2013. Se la circostanza fosse confermata sarebbe legittimo chiedersi se esistono ulteriori requisiti di cui non si è a conoscenza in quanto non previsti dalla normativa regionale vigente e, se sì, quale soggetto li abbia definiti e quando, se prima o dopo l’emanazione del bando. Ci si chiede inoltre se il corso di formazione a pagamento per direttori generali bandito dalla giunta nel 2013 (30 partecipanti, 3 mila euro ciascuno) avesse una sua validità».

Forza Italia Sul tema interviene anche Raffaele Nevi (Forza Italia): «Tutte le forze politiche dovrebbero poter discutere e dare un indirizzo alla giunta sulle nomine dei direttore generali delle Asl – dice il capogruppo regionale, annunciando la presentazione di una mozione in merito per la prossima seduta dell’Assemblea legislativa – e mi auguro che la discussione su chi mettere alla guida delle aziende sia seria. Spero che si favorisca il rinnovamento e che questo si fondi sulle capacità e le competenze. Per i direttori al primo mandato ci auguriamo che si valutino
bene i risultati».

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