Registro tumori: «Ripartenza a breve»

Umbria, l’assessore regionale interviene in seguito al quadro descritto in commissione sanità e servizi sulla rete oncologica: «Firmeremo convenzione»

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«Siamo consapevoli dell’importanza del servizio anche per verificare le azioni sul fronte della prevenzione oncologica e, a breve, firmeremo la convenzione per far ripartire l’attività». Sono le parole dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto dopo l’allarme lanciato nel corso della specifica commissione – presieduta da Eleonora Pace – da Fausto Roila, il coordinatore della rete oncologica regionale dell’Umbria.

«RETE ONCOLOGICA STA ANDANDO ALLO SFACELO»

L’assessore Coletto

La speranza

Coletto sottolinea come «faccia piacere constatare che la commissione sanità e servizi sociali dell’assemblea legislativa abbia scattato una fotografia della realtà che abbiamo ereditato. Di certo, lavoreremo affinché servizi di grande eccellenza e fondamentali per la salute di tutti i cittadini vengano ripristinati. Ricordo di aver voluto prevedere nel Patto della salute, che presto ci auguriamo si converta in legge, l’abbassamento dai 50 ai 40 anni dell’età delle donne inserite nel percorso gratuito di screening mammografico, visto i casi sempre più frequenti di donne sotto i 50 anni affette da patologia tumorale al seno; è una delle pagine del libro bianco che scriveremo».

REGISTRO TUMORI, ALLARME CONTINUO

Il registro dei tumori

Passando al registro dei tumori l’assessore regionale mette in evidenza che «siamo consapevoli dell’importanza del servizio anche per verificare le azioni sul fronte della prevenzione oncologica e, a breve, firmeremo la convenzione per far ripartire l’attività. Proprio per non disperdere questo grande valore abbiamo fatto vari incontri finalizzati a garantire la continuità del servizio. Inoltre, visto che il registro dei tumori umbro è in convenzione con l’università, nell’ambito delle azioni previste dal Memorandum firmato nei giorni scorsi, si potrà inserire anche la questione del registro che, pur essendo tra i primi – se non il primo a livello nazionale – con una strutturazione d’eccellenza, nella passata legislatura – conclude – è stato abbandonato e non più rifinanziato».

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