«Pur fra le note difficoltà che hanno interessato la gestione dei rifiuti nel corso dell’ultimo anno, a fronte di un’iniziale ipotesi di aumento del costo del servizio di circa il 20%, grazie al lavoro di Auri, Comune e gestore l’incremento del costo del servizio sarà contenuto intorno al 10%». Raccolta rifiuti a Perugia, a mettere nero su bianco l’incremento della tassa è la giunta comunale: approvato il Piano economico finanziaro del servizio per il 2018. «Alla luce degli extracosti e delle nuove tariffe, il costo del servizio, che comprende anche i conguagli riferiti all’anno precedente, passerà da 34.493.150,00 del 2017 a 37.508.687,54, oltre Iva ed il citato fondo per i crediti di dubbia esigibilità».
Andrea Romizi
Il documento Il Pef fa riferimento al servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2018 presentato da Gest e che dovrà essere approvato dall’assemblea dei sindaci dell’Auri. Il piano è stato redatto tenendo conto delle deliberazioni dell’Auri, con le quali è stata determinata la tariffa di conferimento dei rifiuti per l’anno 2017 – riconoscendo al gestore solo una quota parte degli extracosti sostenuti per il blocco degli impianti di Borgogiglione e Pietramelina – e le nuove tariffe per gli impianti riferite al 2018».
L’aumento interesserà tutti i Comuni del perugino e del Trasimeno dell’ex Ati2 e sono stati compensanti – in questo caso si parla del Comune di Perugia – con i risparmi di spesa del nuovo progetto di raccolta differenziata che verrà attuato nei prossimi mesi nella zona urbana della città. «Una parte – la nota della giunta – dell’aumento è dipesa dalla necessità di incrementare il fondo per i crediti di dubbia esigibilità, obbligatorio per garantire le morosità, che passa dai 3.340.000,00 del 2017 ai 4.450.00,00 del 2018».
Obiettivi futuri La giunta inoltre mette in evidenza che «con la riapertura di Pietramelina a fine 2017 e, nel corso di quest’anno, l’entrata in servizio degli impianti di Belladanza e Casone, verranno superate molte delle criticità che hanno costretto a portare i rifiuti fuori regione e questo avrà ricadute positive anche sui costi di gestione dei rifiuti». Infine un accenno alla possibilità di poter ridurre la Tari a stretto giro: «Tutto ciò, insieme alla collaborazione dei cittadini per una maggiore e migliore raccolta differenziata, consentirà all’amministrazione comunale di lavorare per una riduzione del costo del servizio per il 2019 con effetti positivi anche sulla Tari come già avvenuto nel 2016 (meno 10%)».
