Rifiuti, mafia, reddito: i 5 Stelle fanno il pieno

Perugia, in tanti all’incontro con Alessandro Di Battista: «Per portare avanti le nostre battaglie abbiamo bisogno di tutti voi»

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L.P.

«Mafia capitale è sbarcata anche in Umbria». Esordisce così, con una frase per cui qualcuno ha già ravvisato gli estremi di una querela, Cristina Rosetti, capogruppo in comune a Perugia per il movimento 5 Stelle, presentando l’iniziativa che, sabato sera, ha visto arrivare a Perugia il parlamentare Alessandro Di Battista.

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Alessandro Di Battista e Andrea Liberati, consigliere regionale M5S

Temi Reddito di cittadinanza, corruzione, rifiuti e mafia. L’incontro, voluto fortemente da tutta la rosa dei consiglieri comunali e regionali, ha radunato tantissimi cittadini, ma anche attivisti e volontari, in una sala dell’Arte hotel di Olmo, appena fuori Perugia. Una sala pienissima nonostante non siano tempi di campagna elettorale, almeno a Perugia, «è una cosa meravigliosa – commenta Di Battista – che ci spinge ad impegnarci ancora di più da cittadini e da rappresentanti in Parlamento. Significa che non portiamo avanti queste battaglie da soli ma anche che abbiamo bisogno del sostegno di tutti i cittadini».

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Il pubblico incontra il parlamentare 5 stelle

Rifiuti L’incontro prende le mosse dagli ultimi fatti di cronaca che hanno investito Perugia e l’Umbria e che hanno gettato delle pesanti ombre sulla gestione del sistema dei rifiuti nell’intera regione. «Chiediamo e pretendiamo che i servizi essenziali – ha detto la Rosetti – siano gestiti in modo pubblico, in maniera virtuosa e efficiente per i cittadini. L’interdittiva antimafia che ha colpito la Gesenu e, a catena, molte altre aziende di cui la Gesenu detiene quote, è solo la punta di un iceberg. E’ stata aperta anche un’altra inchiesta per traffico illecito di rifiuti e quello che sta emergendo sulla raccolta differenziata è a dir poco inquietante». «Queste battaglie – ha proseguito – le faremo insieme a voi, la mafia non è solo criminalità. E’ un sistema di potere che vuole mantenere lo status quo, che non vuole dare il reddito di cittadinanza, non vuole creare nuovi posti di lavoro, vuole che i cittadini siano sudditi».

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Il senatore Stefano Lucidi

Commissione antimafia «Reddito di cittadinanza, rifiuti, corruzione e mafia sono tutti elementi correlati» – ha ricordato anche il parlamentare Filippo Gallinella e intanto, ha assicurato il senatore Stefano Lucidi, il prossimo 14 dicembre la commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi, si recherà in audizione in prefettura a Perugia. «L’interdittiva è un procedimento bellissimo – ha commentato Lucidi – perché prende dei provvedimenti in base a un sospetto. E’ una cosa molto grillina questa – dice ironico – forse quando se ne accorgeranno non la useranno più». E per mettere a tacere le tante voci che insinuano la trasformazione del movimento in un vero partito politico, Lucidi sentenzia «né movimento né, tanto meno, un partito. Ora i 5 Stelle sono un’esigenza».

Coop Reduce da una dura opposizione in consiglio regionale, Liberati, tra i primi firmatari della commissione d’inchiesta per far luce sul sistema rifiuti, si è soffermato sulla solitudine con cui, da sempre, il movimento si trova a portare avanti le proprie battaglie per l’ambiente e l’energia all’interno dell’assemblea regionale. «L’Umbria – ha detto – è quella cosa che gira intorno alle Coop», ricordando come, a suo dire, vada rintracciato in quel sistema la gestione del potere a livello locale.

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L’intervento di Di Battista

Partito Democratico E col Pd «che governa l’Umbria come tutta Italia», se la prende anche Di Battista, quando afferma «più che un partito è una banca. Fanno affari con tutto, dalle guerre ai rifiuti, hanno utilizzato i nostri soldi per consegnarci in mano un paese più cementificato, più inquinato e con un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa». Quella di Di Battista è una vera e propria arringa a difesa del movimento e dei temi sollevati in tutta Italia, dai consigli comunali fino al Parlamento. One man show come negli spettacoli che Grillo portava in giro nei palazzetti ormai più di 10 anni fa, l’intervento di Di Battista è a 360 gradi, dai rifiuti agli F35, dai media irregimentati alle elezioni per i giudici della Consulta ancora in corso. «Bisogna odiare il divano – ha detto – oggi in parlamento ci sono io ma a breve potreste esserci voi. Le nostre istanze riguardano tutti, abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra partecipazione attiva».

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