Salto nel buio Ternana: la piazza ‘trema’

Dalla festa salvezza allo ‘shock’ Longarini, via Aleardi a caccia di un nuovo ‘padrone’: corsa contro il tempo. Danilo Pagni: «Dai grandi festeggiamenti alla grande paura»

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di S.F.

Altro che rinnovo a Fabio Liverani e Danilo Pagni o un semplice giudizio sulla stagione conclusa con la salvezza acciuffata in extremis a Roma. Il ‘colpo’ romano della proprietà, dopo mesi di silenzi, è arrivato e giocoforza entra nella storia societaria: «Ce ne andiamo, impegno troppo gravoso». Negli ultimi mesi del 2004 – il ‘patron’ Edoardo fu nominato amministratore unico dell’allora CdA il 18 dicembre 2004 – nacque la Ternana dei Longarini e quasi tredici anni dopo c’è la conclusione del ‘regno’ romano su via Aleardi: atteso da molti in realtà, ‘temuto’ da altri per l’incubo del dilettantistimo. Che, a questo punto, non è da escludere. Simone Longarini è stato chiaro: «Entro il 15 giugno la Ternana Calcio deve essere in grado di fornire le necessarie garanzie per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B». Bel problema.

LICENZA NAZIONALE, SCADENZE E TEMPISTICHE

Simone Longarini e Stefano Dominicis

La paura Dilettantismo. Una parola che fa paura alla maggioranza dei tifosi rossoverde, perché non tutti – vedasi curva nord alla festa di saluto di martedì pomeriggio – auspicavano l’addio dei Longarini in cambio della possibilità di ripartire dai bassifondi con una diversa proprietà. L’annuncio, improvviso, arrivato dopo la straordinaria cavalcata firmata Fabio Liverani rende il tutto ancora più ‘amaro’: dalla gioia di un’impresa memorabile nella storia societaria, al salto nel buio giunto a due giorni dagli abbracci e dai sorrisi al ‘Liberati’.

«La città soffre» Sull’argomento è intervenuto in serata il ds rossoverde: «Comunicato forte e la città soffre, ma la società – le parole rilasciate a Sportitalia – ha esperienza e se ha preso questa posizione avrà ragion veduta. Il calcio a Terni è una tradizione, è passata dai grandi festeggiamenti alla grande paura. Ma da gennaio mi ha messo nelle condizioni di lavorare bene». Battuta anche sul gol di Falletti ad Ascoli: «Nessun ombra, solo gli ignoranti e gli invidiosi possono disconoscere un capolavoro sportivo come quello della Ternana. Falletti ha letto bene la situazione e il portiere ha commesso un errore tecnico. Nessuno riuscirà a oscurare il capolavoro della squadra. Vergognoso che qualche pennivendolo cerchi di sfregiare la realtà di un gruppo che nelle ultime tredici giornate ha fatto più punti di tutti».

IL COMUNICATO D’ADDIO DEI LONGARINI

I recenti bilanci della Ternana

Il cash Gli esborsi economici. Tema sul quale spesso – in tutte le uscite ufficiali di fatto – ha battuto il chiodo il figlio del ‘patron’: «Ci perdiamo e basta, milioni e milioni di euro», in sostanza ha sottolineato più volte. E lo ha ripetuto nel comunicato d’addio alla piazza: «La stagione meno onerosa delle ultime cinque è costata al socio oltre 5 milioni di euro». Nell’ultimo bilancio approvato la perdita è stata superiore ai 7 milioni: quel progetto di rendere la società autosufficiente –  il primo, vero obiettivo annunciato dal 32enne romano nel 2015 – è naufragato senza particolari spunti positivi. Ternana ora a ‘saldo’, ma di soldi da sborsare parecchi per mandare avanti la barca.

SIMONE LONGARINI AL COMANDO, 3 SETTEMBRE 2015

Uno degli striscioni per Longarini esposti dalla curva nord martedì 23 maggio

Le scadenze 800 mila euro. Questo il valore della fidejussione che le società devono presentare entro il 30 giugno 2017 presso la Lega per il rilascio della licenza nazionale. Lo ‘scoglio’ principale per chi, eventualmente, deciderà di prendersi in spalla il mondo Ternana. Non è tuttavia l’unica scadenza a stretto giro: presentazione delle liquidazioni Iva per il 2016 (31 maggio), presentazione del prospetto contentente il rapporto passitivà-attività (12 giugno), deposito di una dichiarazione – sottoscritta dal legale rappresentante – attestante l’avvenuto pagamento dei debiti scaduti al 31 marzo (26 giugno), deposito della domanda di ammissione al campionato (30 giugno) e deposito delle informazioni previsionali (conto economico, stato patrimoniale, rendiconto finanziario) relativo al budget (30 giugno). Per molte di queste in realtà non c’è problema, resta la questione ‘cash’: le inadempienze valgono la penalizzazione di un punto. In serie B, ovviamente: sulla partecipazione della Ternana non c’è sicurezza al momento.

Il ‘Libero Liberati’

Lo stadio Non finisce qui, perché ci sono gli aspetti legato alle infrastrutture. La Ternana, entro il 20 giugno, deve depositare alla commissione criteri infrastrutturali e sportivi-organizzativi la proprietà dell’impianto per la disputa del torneo, il contratto – o convenzione d’uso, e anche in questo caso discreti problemi – per l’utilizzo. Ed ecco le prime risposte dalla tifoseria: «La sensazione – la nota del club Rocca Rossoverde – che regna in queste ore è quella di una grande preoccupazione. In passato abbiamo criticato aspramente la gestione della società da parte della famiglia Longarini, ma di contro abbiamo sempre ammesso la precisione impeccabile nell’aspetto finanziario. Con il messaggio odierno è chiaro l’imminente disimpegno economico da parte dell’attuale proprietà, un evento che mette in pericolo l’esistenza della società Ternana Calcio. Per quanto sarà possibile il Club Rocca Rossoverde cercherà di contribuire nella ricerca di potenziali acquirenti. Ne va del futuro del nostro amore sportivo».

Longarini e Di Girolamo

Le formazioni Si prosegue con l’aspetto sportivo. Scadenza fissata al 26 giugno per il deposito dell’impegno a partecipare al campionato ‘Primavera’ e ai nazionali ‘Under’ 17, 16 e 15, a presentare il tesseramento dei tecnici per le categorie allievi, giovanissimi, esordienti e pulcini, a presentare l’impegno per la squadra femminile giovanissime e l’impegno a tesserare almeno 40 calciatrici ‘Under’ 12. Solo una minima parte degli obblighi – altrimenti arrivano le sanzioni – che la Ternana dovrebbe rispettare: in questo stato e con un’incertezza totale sul futuro non è roba da ridere. E su twitter c’è chi si appella ad Aurelio De Laurentiis («Solo lei può salvarci) e Massimo Cellino («C’è la Ternana in vendita). E c’è chi spera che possa esserci un interesse di Piero Camilli. Sì, c’è preoccupazione. Il tutto condito dalle quote sottoposte a sequestro giudiziario, il 51% della Sviluppo editoriale s.r.l. (il socio di maggioranza).

Simone Longarini

Tutto vero? Longarini fa sul serio? Il comunicato è chiaro e netto. Troppi soldi in fumo e via da Terni. A palazzo Spada però – la notizia avrebbe sorpreso più di qualcuno – c’è qualcuno che pensa che non sia da escludere l’ipotesi relativa ad una sorta di forzatura della proprietà romana, specie per la tempistica del comunicato. Sì, ma con quale scopo? Farsi dire ‘Restate, altrimenti è caos’? O magari per mettere pressione ad eventuali acquirenti già in orbita rossoverde? Difficile ipotizzare una strada del genere. A proposito: via Aleardi ha ancora un debito abbastanza corposo da saldare con l’amministrazione comunale. Di certo c’è una cosa: la serie B 2017-2018 è a rischio e trovare imprenditori disposti a sborsare – leggasi, investire ‘a perdere’ – milioni di euro per un’avventura calcistica è missione più che complicata. Specie con scadenze così ravvicinate. Senso di liberazione da un lato e paura dall’altra, doppio filo a Terni in queste ore. E Longarini saluta: senza nomi, cognomi e spiegazioni promesse. Quella ‘minaccia’ di passo indietro – 16 dicembre 2015 – è diventata realtà. «Ad oggi i nostri tentativi di trovare un successore (esperiti negli ultimi 6 mesi in maniera silente e nella riservatezza dovuta dalla pendenza del campionato) non hanno avuto successo». Ora meno di trenta giorni a disposizione. Altro che l’impresa salvezza di Liverani.

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