«No al supermarket nella ‘Arti Grafiche’»

Spoleto, raccolte 600 firme con una petizione online promossa da Cittadinanza Attiva per dire no al progetto di riconversione del complesso Panetto e Petrelli in un supermercato

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L’ex stabilimento di Arti Grafiche Panetto & Petrelli di Spoleto rischia di diventare un supermercato. Per impedirlo, gli attivisti di Cittadinanzattiva hanno avviato una raccolta firme sulla piattaforma Change.org che finora ha raccolto quasi 600 adesioni, che si aggiungono alle duecento firme raccolte con gli stand in piazza.

LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG – SALVIAMO PANETTO E PETRELLI

Edificio di rilevanza storica e artistica

Lo stabilimento ex Panetto e Petrelli sorge lungo viale Martiri della Resistenza. Fu edificato negli anni Venti con criteri d’avanguardia per trasferirvi un’attività tipografica ed editoriale che, dai primi del secolo, è rimasta attiva fino ad una decina di anni fa. «L’ex stabilimento – scrivono gli attivisti – è forse uno degli ultimi esempi di manufatto industriale in qualche modo ancora integro a Spoleto. Infatti, il cotonificio, un tempo esistente nei pressi della stazione ferroviaria è stato abbattuto qualche anno fa per far posto ad una scuola di polizia dalle dimensioni faraoniche, mai pienamente utilizzata rispetto alla capienza e alla struttura effettive».

Uno spazio per la città

L’obiettivo della petizione è raggiungere almeno mille firme per protocollare una proposta che preveda la riconversione dell’area, nel rispetto delle caratteristiche architettoniche, e il suo impiego per fini realmente utili alla città e attrattive per i cittadini ed i turisti. «Di concerto con altre istituzioni culturali locali e di più ampio respiro, come la Fondazione Festival, il Teatro Lirico Sperimentale, il Museo Carandente, vi si potrebbero realizzare spazi di incontro e di spettacolo, spazi per mostre temporanee o permanenti come il museo della fotografia spoletina, per la salute della persona e della famiglia, per gruppi di autoaiuto guidati. Perché non destinare tutta l’area a polo dell’arte contemporanea, ad esempio o una biennale, o una triennale o una quadriennale d’arte?»

«Vogliamo il referendum comunale»

La riqualificazione è solo uno dei modi per chiedere un impatto a cementificazione zero per l’area ed il mantenimento di un “costruito storico”. «Sarebbe un vero rinnovamento quello di chiedere ai cittadini spoletini cosa pensano in merito, cosa immaginano per quell’area, e come vorrebbero fosse sfruttata. Magari attraverso lo strumento del referendum comunale. Ascoltare i cittadini è sempre indice di democrazia».

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