‘No a San Bevignate, accolte le motivazioni’

Il consiglio di Stato mette la parola fine alla vicenda. Soddisfazione dalla soprintendenza e da Italia Nostra, che chiede ora a Comune e Regione di adoperarsi per evitare futuri tentativi

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Lo studentato da realizzare nei pressi della chiesa templare di San Bevignate di Perugia, proposto dall’Adisu, non si costruirà. Il consiglio di Stato ha dato ragione alla soprintendenza alle belle arti dell’Umbria nel contenzioso giuridico-amministrativo aperto da anni.

Mercalli: «Accolte le nostre motivazioni»

«Nella sentenza del consiglio di Stato – ha spiegato la soprintendente Marica Mercalli – vengono accolte tutte le motivazioni espresse dalla soprintendenza per argomentare l’atto di diniego riconoscendo l’altissimo valore paesaggistico dell’area circostante la chiesa templare, uno degli esempi di questa architettura duecentesca meglio conservati in Italia che fu oggetto di un vincolo paesaggistico diretto con decreto ministeriale del 1966».

Esulta Italia Nostra

Una decisione che evidentemente è piaciuta a Italia Nostra che rilancia, auspicando che «autori della improvvida procedura autorizzativa siano chiamati alle rispettive responsabilità». Con una nota, Luigi Fressoia chiede al Comune di procedere «ad opportuna variante al piano regolatore che neutralizzi quella variante a suo tempo adottata proprio per favorire lo studentato». Infine il ringraziamento alle «numerose persone e associazioni (tra queste Italia Nostra) che nel 2014 reagirono alla apertura del cantiere e si mobilitarono seguendo con attenzione ogni sviluppo, fino alla odierna positiva conclusione».

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