San Gemini, Cipe dà ok per la nuova scuola

L’amministrazione annuncia il semaforo verde per il finanziamento da 1 milione e 500 mila euro: «Così avremo una struttura moderna e sicura»

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Un milione e 500 mila euro per la realizzazione della nuova scuola secondaria di I grado di San Gemini. Il Comune può esultare: il sindaco Leonardo Grimani annuncia il via libera da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

SICUREZZA SCUOLA A SAN GEMINI, NOTA DOLENTE

Luca Lotti

L’ok di Lotti L’amministrazione comunale infatti mette in evidenza che «con lettera (prot. numero 6424 dipartimento della programmazione economica) del Ministro Luca Lotti, segretario del Cipe, ci è stato comunicato che tra gli interventi approvati è risultata la presenza del progetto presentato Comune di San Gemini per la realizzazione della nuova scuola secondaria di I grado, per l’importo richiesto 1 milione e 500 mila euro. Abbiamo appreso con entusiasmo ed orgoglio la notizia di questo impegno del Governo nazionale nei confronti della città di San Gemini nella convinzione che questo supporto potrà portare la nostra città ad avere una nuova scuola moderna e sicura».

L’attenzione per San Gemini Nella nota a firma Grimani, l’amministrazione sottolinea come «mai come in questa occasione la città di San Gemini può dirsi investita da un’attenzione ‘inedita’ da parte del Governo su un tema cosi rilevante. Non possiamo che ringraziare i Governi che si sono succeduti nell’ultima legislatura ed in particolare il ministro Luca Lotti che in qualità di segretario del Cipe ha lavorato per consentire al nostro territorio una possibilità di crescita e sviluppo unica nella storia della città. Con questo contributo l’anno 2017 si è chiuso con l’assegnazione complessiva di 2 milioni 294 mila euro al Comune di San gemini da parte del Governo nazionale (sommando contributo per la scuola e finanziamento del bando Bellezza@gov). Si tratta di un finanziamento complessivo che sfiora la cifra in vecchie lire di 4 miliardi e mezzo. Cifre – conclude – che rappresentano un caso unico nella nostra storia».

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