San Gemini, truffatore beccato e condannato

Nel 2017 aveva ingannato un’anziana con il sistema dei ‘finti incidenti’, mettendosi in tasca quasi 5 mila euro. Venerdì la sentenza

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Nel luglio del 2017 si era organizzato, insieme ad un non meglio identificato telefonista, per mettere in atto sul territorio ternano la cosiddetta truffa ‘del finto incidente’. Sistema che fa credere alla vittima, per lo più anziana, che un proprio congiunto è rimasto coinvolto in un sinistro e che per tirarlo fuori dai guai – in genere lo stato di fermo presso una caserma – occorre pagare somme mediamente ingenti, in contanti o preziosi. Trucco che al tempo era riuscito ai danni di una 80enne residente a San Gemini.

La sentenza

A seguito delle indagini condotte dagli agenti della squadra Mobile di Terni, però, l’uomo che dopo la telefonata di ‘allarme’ – relativa alla figlia dell’anziana – si era presentato a casa di quest’ultima per incassare la cifra (5.200 euro la somma inizialmente richiesta, 4.600 quella ottenuta in contanti), era stato identificato e denunciato alla procura della Repubblica per truffa aggravata dall’aver approfittato di una persona in età avanzata. Venerdì si è concluso il processo di primo grado a carico del soggetto, 37enne originario di Napoli, che è stato condannato dal tribunale di Terni a due anni di reclusione oltre a 500 euro di multa e al pagamento di un risarcimento di 10 mila euro in favore dell’anziana. Il giudice Massimo Zanetti ha così accolto le richieste formulate in aula dal pm Adalberto Andreani e condivise anche dal legale dell’80enne sangeminese, parte civile attraverso l’avvocato Vittorina Sbaraglini. Di contro l’imputato impugnerà probabilmente la sentenza in appello tramite il suo difensore, l’avvocato Gianni Esposito del foro di Napoli.

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