Sangemini, visita ‘a sorpresa’ di Paganini

Un’ora tra gli impianti per il manager, che però non ha dato ancora risposta alle richieste di incontro dei sindacati

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di F.L.

L’ultimo sollecito di un confronto da parte delle segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila porta la data del 18 giugno, dopo la richiesta di due settimane prima rimasta senza risposta. Intanto Antonio Paganini, il manager di Acque Minerali d’Italia (il gruppo proprietario di Sangemini e Amerino) che sta seguendo direttamente la procedura di concordato, lunedì mattina si sarebbe presentato nello stabilimento per una visita agli impianti, la prima da quando ha assunto il suo ruolo. Un’oretta in giro per il sito, poi subito dopo il manager è ripartito.

Relazioni al minimo

Inevitabili gli interrogativi sui motivi della sua visita tra i lavoratori, sempre più preoccupati per le proprie sorti e impazienti di conoscere il piano concordatario atteso entro la fine del mese di giugno. La rsu si sarebbe aspettata una presentazione e un dialogo e sarebbe stata disponibile ad accompagnare il dirigente, ma non è stata interpellata per l’occasione (come accaduto giorni prima anche alla Gaudianello, atto comunque nelle facoltà dell’azienda). Più volte i sindacati del settore alimentare hanno ribadito – anche nel corso dell’incontro di venerdì a San Gemini con i parlamentari di tutti gli schieramenti – la necessità di programmare con i vertici aziendali un incontro nel più breve tempo possibile, per gestire la delicata fase che sta attraversando l’intero gruppo e con esso gli stabilimenti Sangemini e Amerino. Entro i primi di luglio è atteso anche un confronto con la Regione, proprietaria delle concessioni e sollecitata da istituzioni e sindacati ad assumere un ruolo di cabina di regia della vertenza.

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