Sanità in Umbria: «Basta immobilismo»

Una vertenza avviata da tempo da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl per «ridare ossigeno al sistema sanitario regionale, attraverso stabilizzazioni e assunzioni. Siamo pronti alla mobilitazione»

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«La sanità umbra non può essere ostaggio dei tempi biblici della politica, siamo pronti alla mobilitazione». Ad annunciarlo, in una nota unitaria, i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria che da lungo tempo hanno avviato una vertenza per «ridare ossigeno al sistema sanitario regionale, attraverso stabilizzazioni e assunzioni, con lo scorrimento delle graduatorie».

Personale e assunzioni

Nella nota i sindacati evidenziano che «avevamo avviato un percorso importante con l’apertura di un tavolo regionale sul fabbisogno di personale lo scorso anno, che ha dato anche risultati importanti, ma poi tutto si è bloccato e né dalla Regione né dalle direzioni aziendali rispondono alle nostre sollecitazioni, mentre l’assessore è totalmente assente». I sindacati, anche a fronte delle continue denunce e sollecitazioni che arrivano dagli stessi operatori sanitari, da ultima quella del dottor Fausto Roila rispetto al rischio collasso della rete oncologica regionale, sottolineano di aver indirizzato, lo scorso 9 gennaio, «una lettera alla Regione richiedendo appunto la riapertura del tavolo per lo sblocco delle assunzioni, ma a quasi un mese di distanza non abbiamo ricevuto alcuna risposta dunque, a fronte di questo immobilismo ormai insostenibile, anche sul fronte della contrattazione integrativa, siamo pronti ad aprire la mobilitazione, con l’obiettivo di difendere un sistema sanitario che resta un’eccellenza, grazie alla professionalità e alla competenza delle lavoratrici e dei lavoratori che lo mandano avanti quotidianamente».

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