Scuola Carducci, Cgil: «Disagi sola certezza»

Il sindacato, per la scuola primaria di Terni chiede «rispetto dei tempi dei lavori» e torna a focalizzare sul tema trasporti

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La situazione della scuola primaria Carducci, di borgo Rivo, appartenente all’istituto comprensivo Giovanni XXIII, nonostante l’annunciato avvio delle operazioni che dovranno portare all’inizio dei lavori, rimane complicata. La Cgil di Terni oltre a chiedere il «rispetto dei tempi dei lavori», torna a focalizzare sul tema trasporti. In seguito alla chiusura dell’edificio per adeguamento sismico, sancita nel 2017, i piccoli alunni sono stati spostati nelle aule dell’Ipsia Sandro Pertini, dove tutt’ora svolgono le lezioni.

Il trasporto

Per il primo anno il Comune di Terni, con un impegno dell’allora assessore Tiziana De Angelis, è riuscito a coprire interamente il costo dei trasporti necessari ad accompagnare i bambini fino all’altro capo della città. Ma dallo scorso anno le casse del Comune riescono a coprire solo metà dei costi, con l’altra metà carico delle famiglie. Il rientro a scuola, se i lavori seguiranno pedissequamente il crono programma annunciato dall’amministrazione comunale, è previsto nella primavera del 2020. Uno stato di cose che desta più di una preoccupazione tra le famiglie e i soggetti sociali che vivono il quartiere.

Famiglie in difficoltà

Al riguardo Rosanna Dozi, della lega Spi Cgil Colleluna-Valserra, afferma: «Conosco questo quartiere da decenni, dove grazie all’attività che svolgo con i pensionati Cgil ho modo di incontrare tantissime persone, e quanto si sta determinando in merito alla scuola Carducci è davvero preoccupante. Sono ormai due anni che la scuola è chiusa, e diverse famiglie, proprio per i disagi che questa situazione comporta, hanno deciso di portare i loro figli in altri istituti, al punto che quest’anno pare non si sia nemmeno riusciti a formare una prima classe per le poche iscrizioni. E parliamo di quella che è una storica scuola di uno dei quartieri più popolosi della città».

Sforzo del Comune

Le fa eco Valentina Porfidi, da poco confermata nella segreteria provinciale della Cgil di Terni, che aggiunge: «È positivo che si sia riusciti finalmente a procedere con l’apertura delle buste, anche se dato l’elevato numero di offerte pervenute ancora è tutto fermo e non si sa chi dovrà fare i lavori. Da questo punto di vista, è fondamentale che vengano rispettati i tempi annunciati dall’assessorato per non protrarre oltre una situazione già troppo gravosa per le famiglie. Tuttavia da parte del Comune di Terni sarebbe stato opportuno uno sforzo ulteriore nel garantire la copertura totale del trasporto dei piccoli alunni, costretti loro malgrado a dover attraversare la città ogni mattina, con i costi di questo oneroso spostamento che ricadono ingiustamente anche sulle famiglie. Da un’amministrazione che dichiara di mettere al centro i cittadini ternani ci saremmo aspettati un comportamento ben diverso».

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