Sicurezza a Terni, dibattito serrato

Le opposizioni in pressing sulla giunta comunale. Cecconi (FdI-An): «Ritardi o disubbidienze?», Crescimbeni (Gm): «Ci vogliono i ‘volontari’»

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Il tema ‘sicurezza’ a Terni continua a tenere banco: c’erano state le proposte del capogruppo del Pd, Andrea Cavicchioli, la presa di posizione dell’assessore Falchetti Ballerani  e la replica del sindacato Ospol Csa, ma soprattutto l’intervento del sindaco Di Girolamo. Ma il dibattito prosegue.

I «ritardi» Marco Cecconi (FdI-An), si chiede si debba parlare di «ritardi di sindaco e giunta nell’improntare misure più efficaci a tutela della sicurezza cittadina, oppure orecchie da mercante dei vertici della polizia municipale rispetto alle direttive impartite? Francamente, delle due ipotesi, non sappiamo quale preferire: perché l’incapacità di governo comprovata nel primo caso sarebbe ancora più preoccupante nel secondo. Per un’amministrazione che si fa vanto di aver riorganizzato la ‘macchina’ e di aver ridisegnato al meglio le posizioni apicali dei propri servizi, dover ammettere che la polizia municipale (eventualmente) fa meno di quello che dovrebbe, solo perché sindaco e assessore non riescono a farsi rispettare da un proprio dirigente non è una giustificazione: è un’aggravante».

L’attacco Secondo Cecconi, «la sicurezza dei ternani non può subire; oltre alla carenza oggettiva di fondi, personale e dotazioni del Corpo, che comunque permane; anche l’ipoteca dell’insipienza di chi dovrebbe impartire direttive cogenti e non lo fa, di chi non le rispetta o di chi; di fronte all’immobilismo di un dipendente che si trova ai vertici di una struttura così strategica e delicata come la Polizia Municipale; non adotta le misure necessarie, fossero anche le più estreme. Governare significa anche questo. E non cercare di coprirsi dietro a ritardi altrui, che in realtà chiamano in causa solo chi li permette».

«Accattonaggio molesto» Mentre Paolo Crescimbeni (Gm), oltre che «ribadire la richiesta di un consiglio straordinario per la sicurezza in città», denuncia che «a Terni impera un accattonaggio molesto ed organizzato che disturba i cittadini, danneggia le attività economiche superstiti, dà adito a sospetti sulla organizzazione che, con ogni evidenza, gestisce il tutto traendone illeciti profitti. Ritengo che il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza ed il gomando delle guardie municipali si siano già posti il problema (sarebbe grave il contrario) ed auspico, quindi, che presto si faccia chiarezza su tutti gli elementi costitutivi di tale fenomeno che sanno di sfruttamento degli immigrati».

I ‘volontari per la sicurezza’ L’ex candidato sindaco, poi, torna a chiedere «la creazione dei ‘volontari per la sicurezza’: persone selezionate di grande buon senso, non giovanissimi, identificabili dal cittadino, ‘armati’ solo di cellulare di servizio per segnalare a polizia, carabinieri e vigili urbani comportamenti illeciti o pericolosi», ma anche «la costituzione di uno sportello unico per la sicurezza, telefonico, informatico e luogo fisico cui, per le intere 24 ore e per tutti i giorni, i cittadini si possano rivolgere per segnalare situazioni di motivato pericolo».

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