Sir Safety Perugia, sale la febbre Champions

Tra due giorni l’atteso ritorno del playoff contro lo Jastrzębski, il vice Fontana: «Tutto in ballo, dovremo giocare un’altra grande gara»

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Sale la febbre Champions in casa Sir Safety Perugia. Mancano solo due giorni per il match di ritorno dei playoffs 12 della CEV DenizBank Volleyball Champions contro il Jastrzębski Węgiel: procede a gonfie vele la prevendita per la sfida – inizio ore 20,30 –  di mercoledì sera.

Una grande gara Il vice di Nikola Grbić, Carmine Fontana, chiede alla squadra un’altra grande prestazione dopo il successo per 3-2 conquistato in terra polacca: «Nella gara d’andata – analizza al sito ufficiale della società perugina – abbiamo costruito la partita, dopo un inizio difficile, sul nostro attacco. È ancora tutto ovviamente in ballo. Diciamo che vincendo da loro ci siamo solo guadagnati il diritto di dover vincere in casa per passare, ma sappiamo che mercoledì dovremo giocare – l’auspicio di Fontana – un’altra grande gara, con intensità e qualità di gioco, con carattere nel non mollare mai soprattutto nelle azioni lunghe. Lo Jastrzębski è davvero una squadra di ottima qualità che come noi cercherà i propri aggiustamenti sulla base del match d’andata e dovremo essere bravissimi per passare il turno».

L’aiuto del pubblico Gli fa eco il direttore sportivo della Sir Safety, Bino Rizzuto, che punta anche sulla spinta del pubblico del PalaEvangelisti: «Giochiamo in casa e questo ci mette, considerando anche la vittoria in Polonia, nelle condizioni ottimale per fare bene. Ma sarebbe un errore grossolano pensare di aver per questo già passato il turno perché lo Jastrzębski è un’ottima squadra con ottimi giocatori. Sarà nostro compito rimanere concentrati, dare il massimo perché è una gara tutta da giocare, aggredirli subito e spostare l’equilibrio della partita dalla nostra parte. Si sente – chiude Rizzuto – intorno alla squadra molta aspettativa da parte del pubblico e dei tifosi. Sono certo che la cornice del PalaEvangelisti sarà bellissima e mi auguro che possa anche essere un’arma in più».

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