Sisma: 5 mila euro per chi ha sospeso attività

Dopo la sospensione dei mutui fino al 2020, la Regione riapre i termini per il sostegno al reddito una tantum. Ok a 1.225 richieste

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Cinque mila euro per lavoratori autonomi, imprenditori e liberi professionisti che, dopo il terremoto, hanno dovuto sospendere le proprie attività.

Sostegno al reddito Lo ha deciso la giunta regionale dell’Umbria, su proposta del vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli, stabilendo la riapertura dei termini per la  richiesta di indennità per il sostegno al reddito come misura urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici dello scorso anno. «Le domande potranno essere presentate dalle 10 del 20 novembre alle ore 13 del 30 novembre prossimo» spiega il vicepresidente Paparelli che ricorda che la misura riguarda «i collaboratori coordinati  e  continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, i lavoratori autonomi, compresi i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a  qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che abbiano dovuto sospendere l’attività  a causa degli eventi sismici e che operino esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente, in uno dei Comuni del perimetro del sisma».

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Le domande autorizzate «Nel periodo fissato in precedenza per la presentazione delle domande, dal 3 febbraio al 21 luglio scorsi – rileva – sono arrivate agli uffici regionali e sono state istruite oltre 1300 domande, di cui 1125 ad oggi già autorizzate. Dopo la chiusura dei termini sono giunte all’assessorato richieste da parte del partenariato sociale che hanno messo in evidenza difficoltà incontrate da alcuni per inviare in tempo le domande di indennità a seguito, ad esempio, di ordinanze di inagibilità emesse successivamente».

Mutui sospesi L’agevolazione torna dunque attiva dopo che martedì, con un emendamento al dl Fisco, il governo ha deciso la sospensione dei mutui sulle prime case e sulle attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse istituite nei comuni del centro Italia colpiti dal sisma dello scorso anno.  La proposta di modifica, contenuta nel dl Fisco collegato alla manovra, era stata già anticipata dalla neo commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli dopo le polemiche sulle tasse suscitate dalla lettera inviata ai sindaci dei comuni colpiti dal terremoto. «Sostanzialmente, le imprese potranno rateizzare, a partire dal 1° gennaio 2020, le imposte sospese nel 2016 e nel 2017 – aveva detto la De Micheli – accedendo ad un mutuo completamente gratuito, da contrarre subito, le cui garanzie sono a carico dello Stato. Tali imposte andranno pagate, detratta l’esenzione in de minimis (200 mila euro circa) e si verseranno solo per il differenziale anche per il 2018, come avvenuto per il 2017».

Sospensione del lavoro «Tenuto conto della grave situazione vissuta a causa del sisma – ha concluso il vicepresidente Paparelli – abbiamo pertanto voluto garantire la possibilità a tutti gli aventi diritto di usufruire di questa misura a sostegno del reddito, riaprendo i termini anche se per un arco temporale limitato, poiché la sospensione del lavoro deve riferirsi al 2016 e la chiusura delle autorizzazioni, almeno per le domande complete, deve possibilmente avvenire entro il 2017». 

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