Sisma, edifici inagibili: altri sedici a Terni

Sono stati pubblicati dal Comune gli esiti delle schede ‘Fast’ aggiornati al 14 marzo. Le strutture non utilizzabili salgono a 91

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Dopo il terremoto del 24 agosto, e l’avvio della scia sismica, le richieste di verifica di agibilità da parte di privati arrivate al Comune di Terni sono più di 600. L’amministrazione, dopo aver reso noti i primi 15 edifici inagibili controllati attraverso le schede sintetiche ‘Fast’, e i 60 inagibili in seguito alle schede ‘Aedes’ – per un totale di 75 –  mercoledì ha aggiornato il numero aggiungendone altri 16, risultanti dalle schede ‘Fast’ analizzate fino al 14 marzo 2017.

IL DECRETO DEL SINDACO DI GIROLAMO

Le schede ‘Fast’ L’esito di inagibilità per questi ulteriori 16 edifici deriva dalla valutazione delle schede ‘Fast’ redatte dal 10 febbraio – data della prima pubblicazione – al 14 marzo. Per le costruzioni non utilizzabili ci sarà la valutazione ‘Aedes’ da parte di tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali abilitati all’esercizio della professione, relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell’ambito dell’edilizia: un procedimento necessario per ottenere l’abilitazione per l’ottenimento dei contributi. Palazzo Spada specifica che «a causa del carattere speditivo che ha contraddistinto la fase di rilievo con la procedura ‘Fast’, gli elenchi potranno subire integrazioni e/o modifiche». 

GLI EDIFICI NON UTILIZZABILI

Gli edifici inagibili Sono due gli elenchi compilati, contraddistinti con la lettera A per i sopralluoghi con esito ‘Fast’ agibile, e B per i sopralluoghi con esito ‘Fast’. Nell’elenco riepilogativo risultano edifici di vocabolo Azzuano, strada di Poscargano, Gabelletta, Giuncano, Cervara, strada di Vallemicero, via Mola di Bernardo, via San Nicandro, strada Alferini, via Raniero Salvati, via Mameli, strada di Vagoti, strada di Condotto e strada di Larviano. Ad avvisare i proprietari sarà il Centro operativo comunale (funzione censimento danni). Il decreto del sindaco Di Girolamo sarà notificato alla Dicomac di Rieti e al Cor di Foligno.  

 

 

 

 

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