Sisma: «Pericolo lavoro per 10 mila»

Tra le prime misure decise con il Ministero: stalle temporanee, coperture economiche aumento degli stanziamenti fino a 10 milioni per gli allevatori colpiti

Condividi questo articolo su

La macchina dell’emergenza lavora a pieno ritmo nelle zone umbre fortemente danneggiate dalle scosse degli ultimi giorni.

mura-terremoto-sisma-norciaAziende in ginocchio Dopo il grido d’allarme lanciato dalla Coldiretti le reazioni, politiche e sociali, non sono mancate. Mentre già si ipotizza di creare un marchio a sostegno dei prodotti tipici locali che rischiano di sparire come la patata rossa di Colfiorito o la lenticchia di Castelluccio, il pecorino, il vitellone e molti altri ancora. Nelle aziende agricole ed in quelle agroalimentari si contano danni strutturali ed anche ad impianti e strumenti mentre la presenza di frane e smottamenti sulle strade rurali impedisce la circolazione e la raccolta e consegna dei prodotti. Gli animali devono mangiare tutti i giorni e le mucche ed essere munte due volte al giorno e per questo gli allevatori non possono trasferirsi lontano da mandrie e greggi che senza vigilanza rischiano peraltro nelle montagne di essere preda dei lupi.

sisma-terremotoGli aiuti Durante l’incontro tra il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e gli Assessori delle Regioni colpite è stato stabilito tra l’altro il montaggio delle stalle temporanee e dei moduli abitativi programmati a partire dalla prossima settimana, la copertura del mancato reddito delle imprese di allevamento stabilito in un aiuto a capo bovino di circa 400 euro con l’aumento degli stanziamenti da 1 a 10 milioni per gli allevatori colpiti, nonché anticipi sui contributi europei per far fronte alle esigenze di liquidità. Con l’arrivo del freddo «occorre una corsa contro il tempo per dare la possibilità agli allevatori di stare vicino ai propri animali con container, roulotte o moduli abitativi ma servono anche ricoveri sicuri per il bestiame con stalle, fienili e casolari lesionati, distrutti o inagibili» – ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. «L’emergenza è peggiorata e molte aziende oggi – precisa Moncalvo – rischiano di chiudere per sempre se non si creano le condizioni per restare sul posto».

Censimento Sono migliaia le aziende interessate dal terremoto tra Umbria, Marche e parte del Lazio. Le urgenze maggiori riguardano quelle zootecniche. «Stiamo facendo un censimento azienda per azienda per arrivare immediatamente con i primi interventi perché abbiamo ancora agricoltori che dormono in macchina o nelle stalle che stanno per crollare» ha detto Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria. «Dobbiamo trovare una soluzione anche per gli animali perché siamo alle porte dell`inverno e già in queste notti le temperature sono scese sotto lo zero».

terremoto-sisma-polizia-vigili-norcia-20161101-00111Solidarietà «Come Coldiretti, insieme alle istituzioni, vorremmo avviare un`attività di solidarietà per tutti i prodotti provenienti dalle aree terremotate, cosa che avevamo già fatto dopo il sisma del 24 agosto con le cosiddette `caciotte della solidarietà. Utilizzeremo le migliaia di punti vendita di Campagna Amica però ci aspettiamo qualcosa anche dalla grande distribuzione. Si parla pure di creare una rete di solidarietà sul web, attraverso vendite online. Le aziende, i piccoli produttori hanno perso il loro mercato di riferimento. Parliamo di zone ricchissime di turismo ambientale ed enogastronomico che al momento non hanno più clienti. Al di là degli interventi pubblici – ha concluso Agabiti – la prima leva per rilanciare il territorio è quella che deriva dalla vendita dei prodotti, dal mercato».

Energia elettrica Mentre la preoccupazione ora è per il maltempo che, questo fine settimana, interesserà tutto il centro Italia, intanto a Norcia E-distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, ha attivato una cabina elettrica provvisoria nel centro storico in sostituzione della cabina in muratura abbattuta dal terremoto. L’operazione è stata messa in atto nella serata di martedì, non appena i vigili del fuoco hanno reso accessibile l’area. Nonostante il centro storico sia tutta zona rossa e gli abitanti sono stati evacuati, l’alimentazione elettrica servirà per tutte le attività di gestione dell’emergenza e per svolgere lavori in zona. I tempi e le modalità di erogazione dell’elettricità saranno concordati con Protezione civile, vigili del fuoco e istituzioni in base alle all’organizzazione dei loro interventi e alle condizioni di sicurezza. Intanto, con una colonna del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, i tecnici di E-distribuzione sono arrivati nella frazione isolata di Castelluccio di Norcia, dove hanno rialimentato tutti i ripetitori e i ponti-radio.

terremoto-cecchiniRilancio delle attività Dopo la riunione operativa sull’emergenza terremoto convocata dal ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, l’assessore regionale Fernanda Cecchini ricorda che «stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie perché agricoltori e allevatori possano restare nella loro terra e assicurare la ripresa e il rilancio delle attività produttive. Dal ministro Martina sono arrivate risposte importanti: nessuno sarà abbandonato, ne va del futuro di questa parte della regione così duramente colpita dal sisma. Giovedì è prevista l’apertura delle buste per l’acquisto di stalle temporanee e casette che dovranno essere tutte consegnate entro un mese. Le prime arriveranno nei prossimi giorni».

Le segnalazioni Da martedì, nell’area della Protezione Civile a Norcia, informa l’assessore, «abbiamo aperto un presidio della Regione per raccogliere tutte le segnalazioni e le richieste di aiuto da parte degli agricoltori e degli allevatori. Vi sono impegnati tecnici della Regione e della Comunità montana. Da giovedì mattina, inoltre, nella zona colpita dal terremoto saranno operative quattro squadre dell’agenzia Forestale regionale che lavoreranno alla realizzazione di piattaforme per le stalle e le casette. Abbiamo dato disposizione all’agenzia Forestale di potenziare le squadre presenti a Norcia con personale da tutta l’Umbria finché sarà necessario».

«Fronteggiare la situazione» Proseguono intanto i sopralluoghi nelle aziende «e le operazioni di spostamento del bestiame nei casi di inagibilità totale delle stalle. Importante, per accelerare e semplificare le procedure per piccoli interventi e acquisti, sarà una norma contenuta nel nuovo decreto che venerdì emanerà il Governo e che metterà i privati nelle condizioni di agire speditamente per fare acquisti di materiali o piccoli lavori con le spese, debitamente certificate, che saranno poi rimborsate». Fernanda Cecchini vuole, infine, «assicurare tutti che il lavoro prosegue senza sosta da parte delle istituzioni, della Protezione Civile, del Ministero della salute e di tutti i soggetti competenti per fronteggiare al meglio, nella complessità dell’analisi caso per caso, la situazione».

Stalla per capi bestiame a Castelluccio La Protezione Civile regionale ha già individuato una stalla non utilizzata per poter ospitare i capi di bestiame degli allevatori di Castelluccio di Norcia. La stalla è stata acquisita e data in carico all’agenzia regionale per la forestazione che sta gestendo anche il trasferimento degli animali, che si concluderà entro la giornata di sabato. La stalla è composta da due corpi: il primo è dedicato alla stabulazione libera e capace di accogliere 200 bovini; il secondo, a lettiera permanente, può ospitare 400 ovini o 80 bovini. Ci sono inoltre ‘paddock’ esterni collegati con recinzioni e coperture.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli