Gli arresti risalgono al 10 giugno del 2022, quando la polizia di Stato di Terni aveva fatto scattare l’operazione antidroga ‘Big Foot’ nei boschi fra Giuncano e Villa Grotti. Lui – 36enne del Marocco – era riuscito a sfuggire alle manette e ora, a distanza di quasi due anni, si è costituito in questura. «Si è presentato dal suo avvocato (Francesco Mattiangeli, ndR) – riporta una nota della polizia – dicendo che si voleva consegnare per porre fine al lungo periodo di latitanza e il legale ha subito chiamato la IV sezione antidroga della squadra Mobile di Terni. Agli agenti ha detto che era ‘stanco di nascondersi’ e così i poliziotti hanno portato in carcere il 36 enne, in Italia senza fissa dimora. Continueranno le indagini per scoprire chi ne ha favorito la latitanza». L’uomo è stato sentito dal gip Chiara Mastracchio nella mattinata di lunedì e in quella sede – assistito dall’avvocato Mattiangeli – ha ammesso le proprie responsabilità. Contestualmente il legale ne ha chiesto la scarcerazione e l’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 20 marzo.
I boschi del Ternano si riempono di droga: due arresti e vari indagati