Spaccio fuori scuola, coinvolte minorenni

Città di Castello, tre arresti operati dalla polizia a Città di Castello: nel giro anche due ragazzine, figlie di una coppia di pusher

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Tutto è iniziato da un controllo casuale da parte degli agenti della squadra Mobile di Perugia e del commissariato di Città di Castello: dopo aver fermato un’auto si sono accorti che un uomo – risultato poi essere il padre – passava un oggetto ad una ragazzina (la figlia) che lo nascondeva nel reggiseno. Si è poi scoperto fosse un involucro con la cocaina.

Tre arresti Da lì è partita l’indagine che ha portato all’arresto di tre persone per spaccio di stupefacenti, sopratutto cocaina, nei pressi di un liceo perugino: un uomo di 41 anni originario di Foligno, la moglie di 38 anni originaria di Perugia e un complice di 44 anni originario di Città di Castello. I tre, con precedenti di polizia, insieme alle due figlie minorenni della coppia, vivevano in una casa a ridosso della scuola.

I RISVOLTI DELL’OPERAZIONE – IL VIDEO

La difesa Dalle indagini della squadra Mobile emerge  che le amiche delle due ragazze quando andavano a casa della famiglia assistevano ad attività di spaccio, come fosse la cosa più normale del mondo e che sia la moglie che le figlie tendevano a difendere il padre: «Lo fa per mantenere la famiglia», dicevano. Secondo gli inquirenti, però, «emerge un problema sociale, manca la rete di prevenzione, di salvataggio e di recupero per certi contesti di disagio». E nella casa in cui queste persone vivono sarebbero stati trovati addirittura escrementi di animali sui mobili.

Aggiornamenti a seguire

 

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