Sport a Terni, la Cupola dà il ‘Ben(i)tornati’: «È l’anno zero» – Gallery

Evento nella struttura sportiva per presentare gli interventi: Interamna e fondazione Carit protagoniste. «Sia di servizio sociale». Focus sul basket ma non solo

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Gli interventi sono tutt’altro che finiti per renderlo fruibile al 100% – l’attenzione in particolar modo è sull’abbattimento delle barriere architettoniche e l’accesso per le persone con disabilità – ma la ‘cupola’ di via Benedetto Croce/Trieste è comunque un bel vedere già così. L’Interamna Basket ha la gestione in concessione dalla Provincia fino al 2036 e da oltre un anno è impegnato negli investimenti per la riqualificazione: sabato mattina nella struttura sportiva sono stati presentate le opere effettuate con il supporto della fondazione Carit e degli sponsor privati. «La strada è ancora lunga, ma vogliamo finire entro il 31 dicembre», l’obiettivo lanciato da Francesco Ciommei e Paolo Rossi, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione sportiva. In fondo all’articolo la fotogallery.

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L’anno zero ed i campionati

L’evento odierno si è sviluppato in occasione della Giornata europea delle fondazioni nell’ambito della campagna ‘Ben(i)tornati’. Come noto l’Interamna ha avuto il via libera per la concessione quindicennale e al momento il semaforo verde è per gli allenamenti e le gare a porte chiuse.  le persone con disabilità ci sarà da attendere un altro pochino: «Questo è un nuovo inizio – le parole di Ciommei – nonostante i grandissimi problemi legati al Covid e alla burocrazia che ci rallenta, speriamo di finire tutto entro il 31 dicembre. Vogliamo renderlo fruibile a tutti». Soddisfazione Interamna per la possibilità di avere squadre under 13, 15, 17, minibasket e altro ancora: «Dopo anno a Terni ci sarà un campionato di promozione, più il Csi». A dare una mano in questa avventura anche l’ingegnere Gianni Fabrizi e Fabrizio Raggi, citati entrambi durante la conferenza stampa. Il restyling finora ha riguardato l’illuminazione, i canestri, i tabelloni e l’area bagni/spogliatoi. Focus sul basket e non solo.

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Educazione e servizio sociale

Un apporto fondamentale lo ha dato la fondazione Carit, rappresentata nella circostanza dal vicepresidente Massimo Valigi: «Un piacere ridare alla città un luogo dove si è cresciuti, c’è un aspetto affettivo e anche simbolico. Questo è un posto che ha fatto la storia e lo sport deve essere un veicolo di educazione, disciplina e rispetto». Convenzione fino al 2036: «Finora 120 mila euro di investimenti, siamo circa a metà del percorso», ha puntualizzato la società. «Lo rimetteremo a disposizione della città, questa è una struttura che deve fare servizio sociale visto che si trova vicino ad un plesso scolastico». Alla ‘cupola’ anche l’assessore comunale allo sport Elena Proietti, intrattenutasi a lungo con Valigi nel post conferenza (magari anche per parlare della vicenda di vocabolo Gioglio in ambito Ternana e del palasport): «Grazie alle associazioni – le sue parole – che credono ancora in questo spazio e alla fondazione Carit, oggi siamo qui grazie a voi. Con l’aiuto vostro e con il Pnrr siamo riusciti a dare un cambio di passo allo sport cittadino, sistemeremo il 70% delle strutture del territorio. Ricordo che abbiamo trovato una situazione allucinante». Bene. Ora l’iter di restyling proseguirà con uno dei lavori di maggior rilievo: l’elevatore esterno, la piattaforma in legno da sistemare, il bagno specifico per persone con disabilità ed i monta scale. Un tema che l’Interamna Basket sa bene di dover portare a conclusione a stretto giro.

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