Stalking in famiglia per un’eredità contesa

Perugia, un 44enne avrebbe aggredito la sorella e suo marito a causa di dissapori sulla divisione di un’immobile: ora dovrà girare alla larga

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L’indagine era partita dopo una denuncia, arrivata alla divisione anticrimine della questura di Perugia, diretta dal primo dirigente Valeria Pagano, di una donna che ha riferito che il fratello, dopo la morte del padre, ha messo in atto comportamenti violenti nei confronti suoi, di suo marito e dell’altra sorella, che da tempo vive fuori regione.

La casa Le motivazioni sarebbero essenzialmente di carattere economico: l’eredità di un immobile di valore, le cui quote in proporzione sono state assegnate alle due donne ed al fratello, un 44enne perugino. La donna, che da sempre aveva curato la gestione dell’immobile, è stata accusata dal fratello di disparità in suo danno. E avrebbe così iniziato a mettere in atto comportamenti violenti: spinte, graffi, lesioni e tentativi violenti di impedirle di mettere piede nella casa, nella quale lui aveva trasferito il proprio domicilio.

Allontanato Il gip ha così diposto che l’uomo non deve avvicinarsi a meno di 500 metri dai luoghi frequentati abitualmente dalla donna, dal suo marito e dai loro figli. Lo ha motivato con la circostanza che i comportamenti illeciti dell’indagato denotano un notevole decadimento dei suoi freni inibitori, nel quadro di un ricorso abituale a comportamenti prevaricatori verso i familiari che hanno assunto un carattere ossessivo, sia pure con periodi di apparente recessività.

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