Superconti, Usb contro azienda e confederali

Terni, il sindacato autonomo: «I dipendenti del gruppo, per scelta consapevole dell’azienda e con la complicità di Cgil, Cisl e Uil, senza tutele né formali né concrete»

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«Decisamente troppe e ricorrenti le inadempienze e le deroghe al contratto decentrato aziendale, per non destare più di un sospetto: alla fine la spiegazione è arrivata. I dipendenti del gruppo Superconti sono stati lasciati, per scelta consapevole dell’azienda e con la complicità di Cgil, Cisl e Uil, senza tutele né formali né concrete, per più di 10 anni. Tanti ne sono trascorsi dalla scadenza del contratto sottoscritto, per un periodo limitato di meno di due anni e mezzo, ad agosto 2004». La denuncia all’azienda e agli altri sindacati arriva dall’Unione sindacale di base.

Apertura del confronto Secondo l’Usb, «accordi transitori hanno un senso se le organizzazioni sindacali richiedono l’apertura del tavolo che, proprio in virtù della breve durata degli stessi e attraverso la condivisione e il confronto con i lavoratori, porti alla sottoscrizione di un accordo che sia frutto di un percorso democratico. Questo non solo non è avvenuto, ma sono stati lasciati tutti i dipendenti, iscritti o meno, in completa balìa dell’azienda, Superconti prima e Coop poi, e di ‘umori’ o ‘accordi’ ad personam, riferiti alla rotazione dei turni lavorativi e dei riposi, alle ferie, ai permessi, rimborsi per trasferte, maggiorazioni e straordinari».

Le sollecitazioni Sempre più spesso negli ultimi mesi, aggiunge l’Usb, «proprio a causa di quelle manifeste inadempienze e deroghe, ci siamo trovati a chiedere spiegazioni e chiarimenti, a tentare di far chiarezza e rispettare un contratto integrativo aziendale per il quale, si supponeva fosse almeno stata richiesta dalle organizzazioni sindacali allora firmatarie, la proroga di validità. Possiamo ora affermare che almeno, quelle sollecitazioni da parte nostra, hanno prodotto un primo risultato, visto che è stato convocato un incontro per avviare il percorso che porterà al nuovo contratto integrativo aziendale».

Fuori dal tavolo È stata inoltrata formale richiesta per la trattativa, «ma sembra che Superconti e soprattutto Cgil, Cisl e Uil vogliano tenerci fuori da quel tavolo, perché sanno bene che condivideremmo con le lavoratrici e i lavoratori ogni dettaglio di quel contratto, secondo un percorso democratico e trasparente che appartiene in modo imprescindibile alla nostra azione, percorso fatto di assemblee e votazioni tra i dipendenti, per avere o meno il mandato alla sottoscrizione».

Percorso democratico Escludendo l’Usb dalla trattativa «non si illudano, però, che azienda e sindacati complici possano esimersi dal seguire un percorso democratico, cosa che invece hanno praticato nel passato quando non hanno consultato i lavoratori per la sottoscrizione dell’accordo di solidarietà, così come per la sua recentissima sospensione fino a settembre». L’Usb considera «conclusa l’epoca delle decisioni prese all’oscuro dei diretti interessati, di coloro che di quelle decisioni subiranno le conseguenze e si opporrà in ogni modo all’ulteriore sviluppo di un’azione sindacale che per Cgil, Cisl e Uil mira esclusivamente a gestire il disagio, a normalizzare il possibile conflitto e rivendicazione dei lavoratori, ad esclusivo vantaggio dell’azienda».

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