Tassa soggiorno Terni, ‘scontro’ al Tar Umbria

Martedì c’è l’udienza dopo il ricorso presentato da diverse strutture alberghiere. Nel mirino gli atti di Cufalo e, in particolar modo, l’aumento della tariffazione al massimo

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di S.F.

Il ‘no’ degli albergatori del territorio era arrivato subito e chiaro: «Si aggraverà la situazione del settore». L’alzata di scudi fu causata dalla nascita della tassa di soggiorno a Terni post dichiarazione del dissesto finanziario con un doppio atto firmato dall’ex commissario straordinario del Comune Antonino Cufalo: in prima battuta la delibera d’introduzione e  – nello stesso giorno, il 29 marzo – l’applicazione della tariffazione massima in ottemperanza dell’articolo numero 251 del Tuel con via libera a giugno. La partita ora si sposta al Tar dell’Umbria, dove martedì mattina ci sarà l’udienza per l’eventuale sospensiva del provvedimento. Ma non è escluso – seppur poco probabile – che ci sia l’immediata sentenza in forma semplificata.

L’ISTITUZIONE DELLA TASSA DI SOGGIORNO E GLI IMPORTI

Turisti alla Cascata delle Marmore

La concorrenza e l’aumento Il ricorso al Tar è stato depositato lo scorso 19 giugno e coinvolge otto strutture alberghiere – affiliate a Federalberghi Umbria – del ternano seguite dall’avvocatessa toscana Elisa Vannucci Zauli, mentre a difendere il Comune è Paolo Gennari. La prima contestazione riguarda per lo più la tariffazione massima (in realtà il ricorso si basa su entrambe le delibere): in sostanza per i ricorrenti potrebbe esserci un difetto d’interpretazione della norma perché in questo caso il Comune non sarebbe tenuto in automatico a innalzare le tariffe fino al tetto massimo consentito. In passato il Comune di Viareggio (la vicenda fu seguita dalla Vannucci anche in quella circostanza, ecco spiegato il perché della sua scelta) ebbe una problematica simile e il consiglio di Stato, in sostanza, fece passare il principio che va bene perseguire la necessità di riequilibrare il bilancio, ma senza pregiudicare l’esigenza di tutela della concorrenza rispetto ai comuni limitrofi. In definitiva i ricorrenti lamentano il fatto che in questo modo le strutture ternane sono rese non concorrenziali.

Il commissario prefettizio Antonino Cufalo

LA DELIBERA DI GIUNTA 11: IMPORTI DELLA TASSA DI SOGGIORNO AL MASSIMO

L’eseguibilità immediata Il secondo punto ‘forte’ del ricorso poggia sulla dichiarazione di immediata eseguibilità dell’atto con avvio della tassa di soggiorno dal mese di giugno. Il problema avanzato nel ricorso sta nel fatto che le nuove tariffe – a giudizio di chi ricorre – possano avere efficacia solo in presenza dell’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato. E quindi l’atto dell’ex commissario straordinario sarebbe viziato da un’illegittima dichiarazione di immediata esecutività della tassa di soggiorno. Martedì mattina palla alla prima sezione composta da Amovilli, Mattei e Carrarelli.

LA TASSA DI SOGGIORNO A TERNI POST DISSESTO FINANZIARIO

L’Osl del Comune di Terni: Bardani, Collosi e Albano

Sospensiva? Tecnicamente non si tratta di un’udienza di merito, ma di una discussione sulla sospensiva: il Tar Umbria potrà decidere di procedere con una sospensiva totale in attesa di un giudizio di merito, di stoppare solo la seconda delibera del 29 marzo (sulla tariffazione massima), di non darla o, nell’ultima alternativa, optare per una sentenza in forma semplificata in caso di manifesta fondatezza o infondatezza del ricorso.

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