Ternana, attacco boom e fiamma accesa

Le altre corrono, le ‘Fere’ rispondono grazie al risveglio complessivo del reparto avanzato: in attesa delle penalizzazioni la rincorsa salvezza non è morta

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di S.F.

Una goleada e due vittorie di fila al ‘Liberati’ in scontri diretti. Normale, magari, per una squadra in salute e senza guai rilevanti, meno per una Ternana ultima in classifica e a caccia di un’impresa chiamata salvezza: un 4-1 all’Avellino che conferma da un lato il buon impatto casalingo di Fabio Liverani e, dall’altro, un certo grado di risveglio delle ‘Fere’. In particolar modo contro gli irpini si è scatenato di colpo un attacco che non andava a segno da mesi: un boom improvviso, forse casuale e favorito da una retroguardia ospite tutt’altro che memorabile, che tiene accese le speranze salvezza di Ledesma e compagni. E ora per continuare a farlo serve schiodare quello zero in trasferta fermo da inizio campionato.

LA PARTITA E LE INTERVISTE DEGLI ALLENATORI

Dal torpore alla sveglia Evidente il cambio di passo delle ‘Fere’ dall’arrivo di Liverani che, con scelte tecniche e di modulo sensate, ha ottenuto per lo meno un’accelerazione davanti al pubblico amico. Sei punti su sei a disposizione con Trapani e Avellino che permettono ai rossoverdi di restare a galla in attesa delle forti penalizzazioni in arrivo per gli irpini e il Latina: un 4-1 che non sposta più di tanto in realtà, impresa era ed impresa salvezza resta. Tuttavia il mancato successo avrebbe messo la parola fine al disperato tentativo di via Aleardi considerando i risultati delle concorrenti. Dall’indolenza della squadra di Carmine Gautieri – Falletti trequartista sta incidendo eccome –  alla vivacità odierna: ormai troppo tardi forse, ma – le speranze di mantenimento della categoria dovranno passare giocoforza da Roma – il Tribunale federale nazionale sta per giungere in soccorso della Ternana. Intanto Liverani eguaglia il suo miglior risultato (stesso risultato in Leyton Orient-Crawley Town del 26 dicembre 2014) da allenatore.

Ottima la prova di Modibo Diakité

LA GALLERY DI ALBERTO MIRIMAO

La connessione Ternana-Avellino, anche per merito di una fase difensiva irpina rivedibile e a tratti abbandonata a sé stessa dal centrocampo, ha messo in mostra la miglior prestazione offensiva delle ‘Fere’ da mesi a questa parte. Al di là dei gol, il trio composto da Avenatti, Falletti e Palombi ha giostrato bene sia in profondità che nella costruzione ‘lenta’ del gioco: evidente l’ottima predisposizione del talento di Tivoli nel saper ‘leggere’ le giocate del 10 uruguaiano, una sintonia già manifestata – seppur con risultati meno concreti – in altri match. La miglior folata della Ternana, in velocità, è arrivata proprio sull’asse sudamericano, con Petriccione in leggero ritardo al centro dell’area per il colpo di testa. In un’annata spesso caratterizzata da nullità offensiva e pessima qualità di gioco, la sfida ai ‘Lupi’ rappresenta una boccata d’ossigeno e uno step sul quale costruire per tenersi ancora in vita nei prossimi appuntamenti.

PARLANO ROSSI, PALOMBI E FALLETTI: IL VIDEO

Infortunato Giovanni Di Noia

Diga francese C’erano timori per la performance della rinnovata – Liverani costretto a cambiare Valjent e Germoni – difesa rossoverde al cospetto di un attacco non certo mediocre come quello dell’Avellino. E invece Meccariello (coordinazione perfetta in occasione della marcatura) e Diakité hanno concesso le briciole ad Ardemagni e soci, andando in leggera difficoltà (discorso ampliato al reparto) sulle accelerazioni palla al piede di Bidaoui, con tanto di penalty procurato per l’intervento del 26enne beneventano: a giovarne Simone Aresti, di fatto inoperoso fino al rilassamento delle ‘Fere’ con doppio e triplo vantaggio. Per l’ex Perugia pomeriggio vivace a Terni: rigore, solita sfida verbale con i difensori rossoverdi, chiarimento con Coppola al triplice fischio e pollice basso in direzione est-Viciani durante il rientro negli spogliatoi.

Andrea Rossi

Nulla da perdere Per Andrea Rossi, al di là dell’ingenua ammonizione in avvio, un match sufficiente e senza sbavature di rilievo: «Avevo voglia – spiega il 30enne terzino – di giocare e aiutare la squadra, credo che tutti abbiano fatto una gara importante. Sono contento sia a livello personale che per il collettivo: abbiamo dimostrato che siamo vivi. Tra di noi ci guardiamo sempre in faccia, d’altronde veniamo da un periodo di solo ritiro e lì non ci siamo girati i pollici: sappiamo che la retrocessione sarebbe un dramma sportivo e lavorativo. Rispetto a Cesena è cambiato il fatto – conclude – che non abbiamo nulla da perdere e la vittoria del Trapani a Benevento ci ha dato uno stimolo in più. Ora dobbiamo far bene fuori».

Simone Palombi

La zampata laziale Nove gare da titolare in campionato e, con quella di sabato, quattro marcature. Rapporto minutaggio/marcature di tutto rispetto per Palombi che, alla pari di Avenatti, ha ritrovato la via del gol dopo un lungo periodo di digiuno (ultimo spunto vincente il 3 dicembre contro il Brescia): «Finora mi ritengo soddisfatto della mia stagione, ma voglio in primis portare la squadra alla salvezza. Mancano – il pensiero del 20enne di Tivoli – dieci giornate e di gol da fare ce ne sono molti: dedico quello contro l’Avellino alla mia famiglia. La Ternana ha fatto un’ottima gara sia per l’aspetto caratteriale che tattico: purtroppo la classifica non ci permette di adagiarsi e queste prestazioni devono essere ripetute nel prosieguo del campionato».

Falletti inseguito invano da González prima dell’assist per Palombi

Gol e assist un anno dopo Un feeling particolare per Falletti al cospetto delle formazioni campane. Il dieci uruguaiano è tornato a splendere – per lui una delle migliori performance di sempre in maglia rossoverde – nel momento più delicato della stagione, sfornando una prestazione esemplare per tecnica, corsa e vivacità costante nei movimenti offensivi delle ‘Fere’: la marcatura e l’assist nello stesso match mancava dal 4-0 alla Salernitana del febbraio 2016. «Ho fatto ciò che dovevo fare, niente di straordinario. Sono stati bravi anche Avenatti e Palombi, spero che Felipe continui ad andare in rete dopo essersi sbloccato e Simone ogni volta che entra in campo dimostra di avere tanta voglia di aiutare la squadra».

Incubo ritiro Un ‘esilio’ da Terni che non è piaciuto così tanto a Falletti. Ora, anche a causa del sintetico del ‘Piola’, la possibilità di restare in città per preparare la sfida al Novara: «Stavamo un po’ male con la testa al pensiero di un nuovo ritiro in caso di risultato negativo. Ho visto un video – spiega in merito l’uruguaiano – di mio figlio e ho detto che era necessario fare punti perché non volevo riandarci: è stata una bella vittoria. Per la salvezza è ancora lunga e noi ci crediamo. In trasferta siamo stati un po’ meno bravi, ma adesso le gare di Novara e Benevento sono fondamentali per perseguire il nostro obiettivo».

Ardemagni e Coppola si chiariscono a fine match

Aprile di fuoco In casa Ternana niente ritiro, ma problema Di Noia: distorsione al ginocchio da valutare e rischio forfait lungo proprio nel mese con più gare. Sì, perché per il gruppo di Liverani sono in arrivo sette gare nel raggio di quattro settimane a partire dalla doppia trasferta consecutiva a Novara e Benevento. Ora serve quella ‘dannata’ serie utile – con vittorie anche fuori dalle mura amiche – di fila, poi si potrà pensare al Tfn.

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