Dal campus della Niccolò Cusano a palazzo Bazzani, sede della Provincia di Terni. È qui che la Ternana ha presentato venerdì mattina la terza maglia della stagione 2021-2022 dopo lo svelamento delle prime a Roma: il giallo è il colore protagonista di una particolare casacca dedicata a tutti i 33 territori provinciali. I singoli nomi dei comuni sono stati inseriti lungo la fascia diagonale. Intanto via della Bardesca ha ufficializzato la cessione di Frascatore al Pescara.
Lo svelamento
L’iniziativa ha coinvolto il numero uno dell’ente Giampiero Lattanzi, il prefetto Emilio Dario Sensi, il questore Bruno Failla, il vicepresidente rossoverde Paolo Tagliavento, il ds Luca Leone, il sindaco Leonardo Latini, l’assessore allo sport Elena Proietti, il responsabile territoriale Macron Gianluca Serpetta e numerosi sindaci del territorio: «Un colore che è stato presente negli anni ’90. Nasce dal dediserio di ricreare un certo ambiente. L’obiettivo è riportare tutta la provincia allo stadio e abbiamo fatto la prima mossa. Saremo promotori dei comuni», ha spiegato Serpetta in merito alla scelta della maglia. «Abbiamo cercato di fare una casacca – aveva specificato in precedenza Tagliavento – che coinvolgesse tutti i territori».
Il prefetto e la scaramanzia
Il questore Failla ha parlato di un «punto di partenza che mi permette di guardare al campionato di serie B con estremo ottimismo. Spero che il rapporto con loro sia sempre più positivo». Il prefetto Sensi ha tirato in ballo una sua esperienza recente a mo’ di augurio: «La Ternana – ha specificato – è molto di più di una società sportiva, fa cose extracalcio e non è così frequente che accada. Un punto di riferimento per tutta la provincia di Terni. Quando ero viceprefetto vicario a Frosinone la squadra fece il doppio salto di categoria», l’aneddoto raccontato in sala provinciale. Per gli scaramantici di certo il gesto ‘liberatorio’ non è mancato.
Lattanzi e la connotazione sociale
Entusiasta il presidente della Provincia: «Un’iniziativa che ha una connotazione anche sociale ed è per questo che la presenza dei sindaci del territorio provinciale ha assunto un rilievo di notevole interesse. Ha rappresentato infatti un altro passo in avanti verso il radicamento della Ternana nelle comunità che animano la nostra provincia. Una sorta di connotazione identitaria che parte dalla Ternana, si snoda attraverso la Provincia di Terni, quale ente di area vasta, ed arriva ai comuni e ai cittadini, seguendo il filo logico delle istituzioni, delle realtà territoriali, degli sportivi e delle persone in generale. Il connubio che abbiamo da tempo, come amministrazione provinciale, stabilito con la Ternana – ha concluso – è saldo e di prospettiva e va nella direzione di riproporre e sviluppare il concetto che lo sport è anche e soprattutto socialità, solidarietà, amicizia, passione ed il calcio, essendo così seguito, è il veicolo migliore per riuscire ad affermare questi valori».
Fere, ecco le maglie 2021-2022. Narnese ko 3-0, arriva Diakite