Ternana, guai atletici: ostacolo ‘letale’

Lo 0-0 con il Frosinone non migliora la classifica e mette ancora in evidenza il deficit fisico dei rossoverdi: «Si risolve solo con il lavoro». De Canio a Coverciano, dirige Petralia

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Andrea Paolucci

Ternana e Frosinone dovevano vincere e alla fine, lo 0-0 del ‘Liberati’, ai fini della classifica non può lasciar col sorriso in bocca. Sì, per il gruppo rossoverde è un «pareggio per il morale» ma poco altro: a contare – Luigi De Canio, al di là di qualche scelta particolare, poco può fare considerando l’attuale contesto – sono le vittorie e questa volta la posta in palio casalinga è sfuggita. Ciociari più forti e qualitativi, nessun dubbio, tuttavia ciò che pesa in maggior misura è una più che mediocre condizione atletica complessiva: un ostacolo che, ormai, è difficilmente risolvibile a stretto giro. Bella grana e giovedì si torna in campo.

FERE, UNO 0-0 CHE NON MIGLIORA LA SITUAZIONE

Luigi De Canio

De Canio a Coverciano Al ‘Cabassi’ è in arrivo la sfida con il Carpi che, in linea di massima, non va proprio male tra le mura amiche: nove risultati utili di fila e sconfitta che manca dal 24 ottobre (1-3 per mano del Palermo). Il refrain è il solito, stucchevole e ‘crudo’ allo stesso tempo: in terra emiliana non varrà risultato diverso dai tre punti. Le avversarie – c’è chi ha accelerato e anche parecchio – corrono ed è ora che i rossoverdi si sblocchino in trasferta per tenere in vita la chance playout: per farlo occorre essere in forma e la sensazione – De Canio lo ha fatto intuire in maniera diplomatica per non criticare i colleghi precedenti, domenica pomeriggio si è detto dispiaciuto per i continui infortuni che ne condizionano le scelte – è che la questione sia alquanto complicata. Il trainer lucano intanto non era a Terni per la ripresa degli allenamenti: a Coverciano c’è la premiazione per la ‘Panchina d’oro’ e il 60enne di Matera è salito in Toscana la riunione e la votazione (non ha assistito invece alla premiazione). Non il direttore sportivo Luca Evangelisti, al ‘Liberati’ per vedere che aria tira.

LUIGI DE CANIO E IL COMMENTO AL MATCH, VIDEO

Lo ‘scarico’ dei titolari

A rapporto da Petralia Ed ecco dunque che a seguire per bene i rossoverdi lunedì mattina è stato il preparatore atletico Giovanni Petralia: qualche minuto di colloquio sul terreno del ‘Liberati’ e classico lavoro di scarico a ritmo blando. Senza Signorini e Favalli, usciti malconci dalla contesa con i ragazzi di Longo. Per quel che concerne coloro che non sono scesi in campo domenica c’è stato un lavoro più intenso con Fabrizio Fabris e Filippo Orlando impegnati con il gruppo. A proposito del pacchetto arretrato: al di là di un momento di sbandamento in chiusura di prima frazione, la Ternana non rischiato chissà cosa durante una ripresa che ha visto il costante possesso palla giallazzurro e la pressione dell’undici ciociaro. Anomala la scelta di De Canio di posizionare Tremolada nel ruolo di playmaker – era lui che spesso si abbassava per ricevere la sfera – e Defendi da trequartista/incursore: il capitano rossoverde è stato tra i migliori. La cura De Canio con lui ha funzionato. Non può dire lo stesso Carretta: altra gara con 0 minuti all’attivo.

GUARDA IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO

Montalto, crollo fisico nel secondo tempo

La sensazione di pesantezza che danno le Fere dopo un’ora di gioco è costante e non può essere un caso. Per il Frosinone – male i ciociari considerando la rosa e la necessità di vincere – è stato semplice prendere il controllo delle operazioni, seppur senza creare particolari pericoli: «Come si può sperare di salvarci se abbiamo questo problema? Dobbiamo – risponde scherzando Defendi – cercare di far gol prima del 60’». Poi, visto che c’è poco da scherzare, si torna seri: «Diciamo – ha aggiunto – che lavorando in settimana e applicandoci come stiamo facendo è la via da percorrere. Da trequartista mi son trovato bene seppur non sia un ruolo che ho ricoperto spesso; per quel che riguarda la squadra, posso dire che giocare come abbiamo fatto contro il Frosinone non è da tutti e da ora in avanti sono tutte finali. Non deve mancare la grinta e la voglia di portare a casa il risultato. Ed è quello che ci sarà a Carpi». Sala tra i migliori in campo al cospetto dei laziali, segnale positivo da un lato – portiere affidabile per ora, seppur ad Ascoli ci siano stati un paio di errori – e negativo dall’altro.

MARINO DEFENDI E MATTIA FINOTTO ANALIZZANO LA SFIDA TRA PROBLEMA FISICO E ARBITRO, VIDEO

Problemi fisici per Favalli

Arbitri e speranze Tanto movimento e molta imprecisione nella gara di Finotto. L’ex Spal non è riuscito – non che Montalto abbia fatto meglio – ad essere efficace negli ultimi venti metri ciociari: «Secondo me – torna sull’episodio allo scadere di prima frazione – era rigore ma l’arbitro non ha visto. Chiaro che se ce lo danno alla fine del primo tempo, cambia la partita. Speranze salvezza? Fiamma resta accesa, noi di sicuro non molliamo. L’importante è andare in campo con questo spirito e dare tutto come abbiamo fatto con il Frosinone». Facile a dirlo, servono risposte sul campo. Più concrete.

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