Turno di riposo in arrivo per Paghera
Ferruccio Mariani, l’unico tecnico della Ternana che nel XI° secolo ha perso le prime tre gare ufficiali – nel suo caso le uniche, poi arrivò Luigi De Canio – da tecnico delle ‘Fere’. Ecco, Alessandro Calori vorrebbe evitare di aggiungersi alla triste lista dopo le prime due sfide da incubo per risultati ottenuti, livello dell’arbitraggio nel caso di Salò e prestazione generale al cospetto della Vis Pesaro: rossoverdi al momento improponibili e, giustamente, fuori dalla zona playoff in campionato. Cosa sperare dunque dalla trasferta di mercoledì a Viterbo valevole per i 16esimi di coppa Italia? Cenni di vita, la base insomma. Non vincere il girone B sarebbe già un fallimento di discrete proporzioni, figuriamoci se si riuscisse addirittura nell’impresa di fare peggio. Nel contempo ultimi giorni di mercato per il direttore sportivo Luca Leone: Aniello Salzano – a dare la notizia è il portale alfredopedulla.com – è pronto a firmare martedì per il Livorno.
Post bagarre domenicale
La difesa a tre testata per la Viterbese
Ormai la fiducia della piazza – la speranza resta sempre, ci mancherebbe – nei confronti della squadra è ai minimi termini, d’altronde le presenze al ‘Liberati’ – la società spesso quest’anno non ha comunicato il numero, ma è evidente la situazione come ha descritto lo stesso Leone – e le contestazioni dell’ultimo mese sono indicative della spaccatura in essere. La rabbia dei supporter si è concentrata in particolar modo su Guido Marilungo, ‘colpevole’ di qualche parola di troppo nei confronti di alcuni di loro in occasione della sconfitta con i marchigiani di Colucci: da Padova – Bisoli lo stima avendolo già avuto alla sua corte – c’è interesse nei suoi confronti come alternativa a Monachello e a questo punto non è da escludere la clamorosa ipotesi di separazione seppur le tempistiche della sessione invernale del mercato non favoriscano in tal senso.
TERNANA, CONTRO LA VIS PESARO UNA DELLE PEGGIORI GARE DEGLI ULTIMI ANNI
Il caos campi prosegue
La seduta
«Mi sono già fatto sentire con chi di dovere». Così il tecnico toscano si era espresso sulla difficoltà per allenarsi con costanza – è arrivato da poco, ma ha già capito lo scenario – sullo stesso terreno di gioco e in giornata Alessandro Calori ha provato il terzo impianto dopo il ‘Liberati’ e il comunale di Campitello: meteo non buono e quindi cambi di programma con temporaneo trasferimento sul sintetico del Terni Est. Ormai i rossoverdi dipendono dalle condizioni metereologiche per scegliere la location d’allenamento, non il massimo per un club professionistico; da segnalare un lungo colloquio tra Marilungo e Vives, con quest’ultimo tornato a fare differenziato. Altro tema di mercato visto che via della Bardesca ha la lista over già colma e serve sfoltire per evitare di dover fare un taglio. Nel discorso ci rientra anche il 38enne campano. Da monitorare inoltre la situazione di Gasparetto. Salzano invece ha un contratto con via della Bardesca fino al 2020: la sua esperienza rossoverde si conclude dopo appena sei mesi.
STEFANO LUPI VS STEFANO RANUCCI SULLA BANDIERA AMMAINATA ALLO STADIO
La seduta, pronte le seconde linee
Marilungo e Vives, confronto e risate allo ‘Strinati’
Venendo all’allenamento, Calori ha testato la squadra pronta a dar battaglia ai ragazzi il ds è l’ex rossoverde Danilo Pagni – di Antonio Calabro: al ‘Rocchi’ il trainer aretino è intenzionato – quantomeno a giudicare dalle indicazioni odierne – a concedere minutaggio alle riserve con l’innesto dei due squalificati indisponibili per il Renate. Schierati un 3-5-2 composto da Hristov, Gasparetto, Bergamelli, Frediani, Altobelli, Palumbo, Salzano, López, Bifulco e Butić; successivamente il bulgaro è stato posizionato da esterno destro con l’avanzamento di Frediani sulla linea degli attaccanti, andando così a comporre un 4-3-3. Fermo Giraudo, ancora out Fazio. Qualunque sia la formazione c’è una certezza: un’eliminazione per mano della Viterbese non sarebbe gradita dalla piazza. Palla a Calori ma soprattutto ai giocatori. La Ternana torna ad affrontare i laziali a dodici anni – c’era Giorgini in panchina – dall’ultimo confronto e non esce vincitrice dal 2 dicembre 1945: da allora cinque pareggi e due sconfitte.
