Ternana-Perugia, battaglia di cavilli

‘Polverone’ Eddy Gnahoré: via Aleardi fa ricorso per il trasferimento, per i biancorossi è tutto regolare. Date, squadre, intrecci e tribunale nazionale federale, le possibilità

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di S.F.

Sull’esito finale del 90esimo derby dell’Umbria, disputato domenica al Liberati e vinto per 1-0 dal Perugia con un eurogol di Nicastro, pende il ricorso già depositato dalla Ternana Calcio e incentrato sulla posizione del giocatore Eddy Gnahoré, nell’undici titolare schierato da Cristian Bucchi e sostituito da Acampora nella ripresa. Per la società rossoverde, il tesseramento del centrocampista francese da parte del Perugia non sarebbe regolare. E se il punto di vista dovesse essere accolto dalla Ficg, il giudice sportivo potrebbe ribaltare – a tavolino – il risultato finale della partita. Come avvenuto in tempi recenti nel caso di un ex rossoverde, Antonino Ragusa (Sassuolo-Pescara 0-3, ma per motivazione diversa). Intanto per la Ternana settimana di allenamenti a ‘porte chiuse’ in vista del Bari.

Reclamo inoltrato È la stessa società di via Aleardi, nella tarda serata di lunedì, a confermare di aver già inoltrato formale reclamo: «La Ternana Calcio S.p.A. comunica di aver preannunciato e successivamente di aver già inoltrato reclamo avverso la regolarità della gara Ternana-Perugia del 12 febbraio 2017 contestando l’irregolare partecipazione alla stessa del calciatore avversario Gnahore Vhakka Eddy in applicazione delle norme emanate dalla F.I.G.C. e dalla F.I.F.A. La Ternana Calcio S.p.A. ha affidato la difesa all’avvocato Fabio Giotti che farà valere le ragioni della società in tutte le competenti sedi giudiziarie».

Eddy Gnahoré

Le motivazioni Nel corso della stagione 2016/2017 Eddy Gnahoré sarebbe stato tesserato inizialmente dal Carpi, salvo poi fare rientro a Napoli – società proprietaria del cartellino – per poi ripartire alla volta di Crotone, in prestito, e arrivare infine a Perugia il 31 gennaio. Per la società di via Aleardi, il Perugia Calcio avrebbe tesserato – e schierato – un atleta trasferito già troppe volte rispetto al limite imposto dall’articolo 95 delle Norme organizzative interne della Figc: «Nella stessa stagione sportiva un calciatore professionista può tesserarsi, sia a titolo definitivo che a titolo temporaneo, per un massimo di tre diverse società appartenenti alle Leghe, ma potrà giocare in gare ufficiali di prima squadra solo per due delle suddette società».

Simone Longarini e Massimiliano Santopadre

La replica Secondo la società di Massimiliano Santopadre il tesseramento è regolare, in quanto uno dei passaggi citati – passaggio al Crotone e quindi al Perugia dal Napoli, proprietario del cartellino – è avvenuto nello stesso giorno, vale a dire quello conclusivo del mercato invernale, e quindi non varrebbe come doppio tesseramento. Per tre trasferimenti complessivi – riporta gianlucadimarzio.com – e non quattro.

Il nodo estivo Si parte da due certezze: non ci sono precedenti specifici per la questione e in seconda battuta, comunque vada, si rischia di ‘stravolgere’ le regole del calciomercato. Il problema infatti parte già dall’estate, visto che Gnahoré termina anzitempo il prestito biennale pattuito tra Napoli e Carpi e torna alla base: in giorni diversi (si parla di fine luglio) il francese ritorna tra i partenopei e passa al Crotone, facendo scattare così una doppia operazione (stagione iniziata come tesserato degli emiliani, quindi azzurri e ‘Squali’. In linea teorica, dunque, possibilità finite quantomeno per il numero di trasferimenti in club diversi, tre (non per gare giocate con squadre diverse, due).

Il doppio passaggio estivo di Gnahoré: Carpi, Napoli e Crotone in due giorni (foto LegaA)

Noif e visti d’esecutività L’articolo 95 delle Noif – traduzione in italiana dal regolamento Fifa, che parla di giocatore ‘registered’ ed ‘eligibility’, vale a dire tesseramento e abilitazione per scendere in campo – ha spesso in passato (anche recente) bloccato giocatori nelle squadre proprietarie del cartellino, con il no della LegaB. Che invece, in questo caso, ha dato il semaforo verde: visto d’esecutività e passaggio dal Crotone (una presenza a gennaio) al Perugia via Napoli. Ed ecco il problema: anche considerando il ‘prestito su prestito’ scatta il passaggio in una nuova squadra, la quarta. E, in linea teorica, c’è l’inghippo: se il 23enne francese fosse stato ceduto al Carpi o fosse tornato al Napoli nessun problema, ma con il Perugia di mezzo sorge il dubbio.

Andrea Annunziata, presidente sezione tesseramenti Tfn

L’iter Ricapitolando. Gnahoré (dal 1° luglio) è un tesserato del Carpi a causa del prestito biennale scattato a gennaio 2016; pochi giorni ed ecco il ritorno a Napoli (non per fine prestito, di nuovo tesserato azzurro il 27 luglio), quindi poche ore dopo c’è l’ok (28 luglio) per la destinazione Crotone. Arriviamo infine a gennaio, quando il centrocampista del ‘Grifo’ veste la maglia biancorossa dopo il rientro lampo – la LegaB ufficializza il prestito dal Napoli alla società umbra il 31 gennaio – nella società campana. E c’è il visto d’esecutività della LegaB che, tutttavia, non autorizza a giocare. Si tratta infatti di una conformità regolamentare per il tesseramento. Il Brescia? Nessun reclamo in quanto Gnahoré non è entrato sul terreno di gioco nel 3-2 del ‘Curi.

Emilio Battaglia, giudice sportivo della serie B (foto cms.law.it)

La rassicurazione Il Perugia invece è ‘protetto’ da una rassicurazione scritta della Lega sulla bontà del trasferimento. La Ternana chiede però un parere di un organo di giustizia sportivo ‘superpartes’: nel regolamento Noif non è indicata l’argomentazione indicata dal ‘Grifo’ a sua difesa e dunque via Aleardi vuole sgombrare il campo delle interpretazioni e avere delucidazioni definitive. La sensazione, al di là del possibile parere della sezione tesseramenti, è che la storia andrà avanti per le lunghe.

La sezione tesseramenti del Tfn Il ricorso – se il giudice sportivo richiederà un parere interpretativo – dovrà passare per la sezione tesseramenti del Tribunale federale nazionale, presieduta da Andrea Annunziata. A confermarlo è uno dei nove –  ci sono poi due vice presidenti e un segretario – componenti: «Sì, la questione eventualmente dovrà passare da noi. La prima riunione a stretto giro è convocata per il 20 febbraio e, nel caso riuscissimo a discuterne, la decisione arriverebbe a stretto giro». Ovviamente massimo riserbo sulla natura tecnica della questione. La posizione del Perugia è chiara: il triangolo Crotone-Napoli-Perugia è stato fatto nella stessa giornata e dunque il trasferimento è legittimo. Martedì tocca all’avvocato – giudice sportivo della serie B – Emilio Battaglia.

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